È l'ennesimo, inquietante, episodio di antisemitismo che macchia le cronache parigine. La giornalista israeliana Miri Michaeli Schwartz, mentre realizzava un servizio per la tv nelle strade parigine, è stata aggredita da cinque persone che l'hanno insultata con ingiurie a sfondo antisemita.
La reporter stava realizzando un servizio sulla tragedia dell'Airbus A320 per l'emittente israeliana "Channel 10", quando un gruppo di uomini ha notato la scritta in ebraico sul microfono, l'ha circondata e aggredita verbalmente. La Michaeli tenta di sottrarsi all'aggressione, spiega in inglese che lei sta solo cercando di fare il proprio lavoro, forse all'inizio pensa di trovarsi in presenza di comuni teppisti di strada. Chiede agli uomini cosa vogliano da lei e per tutta risposta si sente attaccare sulla questione della Palestina, da dove i suoi aggressori sostengono di provenire.
Spaventata, chiede di essere lasciata sola, ma quelli insistono. Più tardi, su Facebook, la giornalista confessa che la parte ripresa dalle telecamera rappresenta solo una minima porzione dell'aggresione che è stata costretta a subire. L'accaduto risale a tre settimane fa, ma la Michaeli confessa che "a ripensarci, mi tremano ancora le mani".
"Mi sono
sentita minacciata, sono corsa via verso la stazione del treno, dove c'erano dei soldati. Solo allora mi hanno lasciata in pace: non sto esagerando, è questa la realtà." A Parigi, nel 2015, in pieno centro.
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