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Attentato jihadista a Lione: ora arriva il selfie dell'orrore

È stata pubblicata su Twitter la foto che Yassin Salhi ha scattato assieme alla testa mozzata del suo capo

Attentato jihadista a Lione: ora arriva il selfie dell'orrore

Il venerdì di sangue che ha colpito la Francia, il Kuwait e la Tunsia torna prepotentemente nelle nostre vite. Proprio in queste ore, infatti, ha cominciato a girare su Twitter la macabra foto che Yassin Salhi, l'attentatore della fabbrica di Lione, ha scattato assieme alla testa mozzata del suo capo. Una foto macabra, che mostra come l'attentatore non abbia avuto alcun rispetto di quel corpo che aveva reso cadavere. Yassin guarda fisso nella videocamera, quasi stia scattando un selfie qualunque. Accanto a lui la testa del suo capo. Gli occhi chiusi. I capelli grigi un po' spettinati. La bocca aperta. Sembra quasi stia dormendo. Subito sotto al mento, però, si vede un brandello di carne tenuto assieme al collo in qualche modo.

Yassin ha gli occhi stanchi. Sembra quasi drogato. E forse lo è. Ricordate l'attentaore tunisino? L'autopsia ha rivelato che mentre massacrava i turisti era strafatto. Una tecnicna usata da moltissimi uomini del Califfato per correre incontro alla morte senza provare paura. La foto sembra essere stata scattata in un camioncino. Forse quello stesso camioncino che Yassin aveva usato per entrare nella fabbrica.

È la legge del Corano: "Devi affilare bene il coltello e non devi far sentire a disagio l'animale mentre lo sgozzi".

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