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In Austria vince Van der Bellen, l'europeista che difende i migranti

Il verde Van Der Bellen presidente con oltre il 53% delle preferenze: "Difenderò libertà e uguaglianza". Hofer ammette la sconfitta: "Sono triste". Festeggiano gli europeisti: "Vittoria contro il populismo di destra"

In Austria vince Van der Bellen, l'europeista che difende i migranti

Nei ballottaggi bis si infrange il sogno della destra austriaca. Il candidato verde e progressista Alexander Van der Bellen ha vinto le presidenziali con oltre il 53% delle preferenze. Il candidato del Freiheitliche Partei Österreichs (Fpoe), partito di destra ultranazionalista, Norbert Hofer, non è riuscito nell'impresa che, dopo il primo turno, era sembrata a portata di mano. L'Austria finisce così nelle mani di un ex militante socialista e un europeista convinto. "Difenderò la libertà e l'uguaglianza - ha detto subito dopo la vittoria - sin dall'inizio mi sono sempre battuto in favore di un'Austria filoeuropea".

"Colgo l'occasione per congratularmi con Van der Bellen", ha detto Herbert Kickl, il capo della strategia del Partito della libertà di Hofer, ammettendo la sconfitta del proprio candidato. Dal canto suo Hoefer, che su Facebook si è detto "terribilmente triste", ha poi invitato "gli austriaci a unirsi e lavorare insieme". L'esponente indipendente, che si è presentato alle elezioni presidenziali con il sostegno dei Verdi, era già risultato vincitore nel turno di ballottaggio del 22 maggio scorso con un margine di 31mila voti. L'esito era stato annullato dalla Corte suprema lo scorso primo luglio sulla base di un ricorso presentato da Hofer, sconfitto per un soffio, che contestava la regolarità del voto all'estero. Ora la partita può dirsi conclusa.

Figlio di un padre russo e di una madre estone fuggiti dalla rivoluzione bolscevica del 1917, Van Der Bellen è stato preside della facoltà di Scienze economiche dell'Università di Vienna. In più di un'occasione ha criticato la linea dura sugli immigrati adottata del governo socialdemocratico e non ha mai nascosto le proprie simpatie per l'Unione europea. Tanto che, appena è stata evidente la sua vittoria, dalla Francia all'Italia sono fioccate le dichiarazioni di esultanza degli europeisti. "È davvero una bella notizia per l'Europa", scrive il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni su Twitter. "Il populismo non è inevitabile per l'Europa", fa subito eco il premier francese Manuel Valls.

"Che sollievo per tutta l'Europa - commenta il vice cancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Sigmar Gabriel - è una vittoria chiara contro il populismo di destra".

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