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Palmira, sventolano vessilli dell'Isis. Distrutte repliche nel museo locale

Gli estremisti controllano la città siriana, dove si trovano resti di grande valore. Gli attivisti locali: "I civili sono terrorizzati"

Palmira, sventolano vessilli dell'Isis. Distrutte repliche nel museo locale

Da giorni ormai la città di Palmira è caduta. Le difese non hanno retto davanti all'avanzata degli uomini del sedicente Stato islamico e Tadmur, così si chiama in arabo, è diventata un altro dei baluardi tinti dal nero delle bandiere dell'Isis.

"I civili sono terrorizzati. L'unico forno per il pane è sotto il controllo dello Stato islamico, l'esercito di Assad bombarda ovunque". È questa la situazione sul campo, descritta al New York Times da Khaled al-Homsi, attivista siriana della zona. Da quando i militari lealisti si sono ritirati è entrata in campo l'aviazione. E ai rischi per la popolazione civile si sommano quelli per i resti di Palmira.

Se fino a ieri non sembravache i miliziani si fossero avvicinati all'area archeologica, oggi è comparsa una bandiera nera sul castello di Palmira, ben visibile nelle foto propagandistiche pubblicate dall'Isis. Un simbolo chiarissimo di come gli estremisti non abbiano intenzione di abbandonare la città.

Il capo del dipartimento per le antichità siriano, Maamoun Abdulkarim, ha annunciato anche che i miliziani sono entrati nel museo locali giovedì, rompendo "delle repliche in gesso".

Poi sono tornati il giorno dopo, chiudendo le porte e mettendo delle guardie all'ingresso.

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