Barcellona sotto attacco

Barcellona, l'imam dei terroristi era stato "graziato" dal giudice

L'imam di Rippol considerato la mente degli attentati di Barcellona era stato espulso nel 2014. Ma un giudice annullò l'ordinanza

Barcellona, l'imam dei terroristi era stato "graziato" dal giudice

La "mente" degli attentati di Barcellona e Cambrils ha potuto agire anche grazie a un giudice che lo ha "graziato" qualche anno fa.

Lo rivela oggi El Mundo, secondo cui Abdelbaki Es Satty, l'imam di Ripoll e cittadino marocchino, aveva ricevuto un ordine di espulsione dalla Spagna nel 2014, quando era stato condannato a quattro anni di prigione per crimini legati al traffico di droga.

Il 29 aprile 2014, dopo qualche mese di carcere, venne però liberato con un ordine di espulsione. I suoi legali presentarono quindi ricorso invocando la tutela dei diritti internazionali prima alla "Delegacion del Gobierno", poi - dopo che la prima istanza era stata respinta - al tribunale amministrativo. Nel secondo caso il giudice annullò l'ordine di espulsione e gli concesse di rimanere legalmente nel Paese. Non solo: per rafforzare lo status di residente legale in Spagna, il 29 novembre successivo gli avvocati di Es Satty fecero richiesta d'asilo. Non è dato sapere - per ora - se lo status di rifugiato fu concesso o no.

Ma di certo il marocchino fu libero di indottrinare altri musulmani e progettare la strage del 17 agosto scorso in cui sono morte 15 persone.

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