Berlino, Amri "salutò" Isis dopo la strage. Fermato un tunisino

Il 26enne cenò con il jihadista prima della strage. Per gli inquirenti è pericoloso

Berlino, Amri "salutò" Isis dopo la strage. Fermato un tunisino

Il lavoro degli inquirenti va avanti, tanto a Milano quanto a Berlino, per arrivare a comprendere meglio come Anis Amri abbia potuto colpire il mercatino di Natale e su quale rete di sostegno potesse contare.

Continuano le perquisizioni, in Germania, e un tunisino 26enne, che la sera prima dell'attentato cenò in un ristorante del Mitte insieme all'uomo che avrebbe messo in atto il piano dell'Isis, è stato fermato temporaneamente.

"Hanno parlato intensamente", spiegano gli inquirenti e il sospetto che il tunisino fosse quanto meno a conoscenza di quanto sarebbe successo, o che addirittura abbia avuto un ruolo nell'attacco. Non abbastanza, al momento, per la convalida di un arresto.

Gli inquirenti ritengono che l'uomo sia un salafita radicale. Nel 2015 lui e Amri viaggiarono insieme dall'Italia alla Germania, ma per ora è in stato di fermo solo per un'accusa per frode fiscale, legata alla legge tedesca sui richiedenti asilo.

Intanto spunta un video della telecamera di sicurezza della stazione dello zoo di

Berlino, in cui si vede Amri in fuga, fare quello che secondo gli inquirenti è il tipico saluto con cui si riconoscono i militanti dell'Isis e di altre sigle del jihadismo. Un indice alzato, ad indicare l'unicità di Allah.

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