Berlusconi: "Il Pd ha aggravato i problemi italiani"

Berlusconi: "Gli italiani hanno problemi drammatici che richiedono delle risposte, problemi che il governo del Pd non soltanto non ha risolto, ma ha lasciato aggravare. Disoccupazione, povertà, immigrazione e criminalità, terrorismo internazionale, situazione disastrosa dei conti pubblici, disastro della giustizia"

Berlusconi: "Il Pd ha aggravato i problemi italiani"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, torna a richiamare Pd alle proprie responsabilità. Lo fa con un intervento sul primo numero della rivista mensile dell’Opinione (quotidiano online per l’area del centrodestra diretto da Arturo Diaconale), che verrà presentato domani al Senato. "Gli italiani hanno problemi drammatici che richiedono delle risposte, problemi che il governo del Pd non soltanto non ha risolto, ma ha lasciato aggravare. Solo l’elenco fra tremare i polsi. Basta pensare alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile, cresciuta da quando abbiamo lasciato il governo di ben 10 punti; alla povertà, che ormai riguarda 15 milioni di italiani, dei quali 4.5 milioni in condizioni di povertà assoluta, quindi costretti a vivere di sussidi o espedienti; all’immigrazione e al suo stretto rapporto con la criminalità; al terrorismo internazionale; alla situazione disastrosa dei conti pubblici, e alla parallela urgente necessità di tagliare il carico fiscale; al disastro della giustizia e della burocrazia, che rende il nostro paese poco o nulla attrattivo per gli investimenti. A questi problemi gli italiani vorrebbero delle risposte, e siccome non le trovano fra i politici, oppure quelle che trovano non sono credibili, si rifugiano nell’astensionismo o nel voto di protesta. Scelte legittime, comprensibili, ma sterili".

Il Cavaliere si sofferma ancher sul sistema elettorale."Sono in molti - afferma il Cavaliere - alcuni in buona fede e con argomenti rispettabilissimi, a rimpiangere la fine del bipolarismo e a temere l’avvento di una nuova stagione, con il ritorno al sistema proporzionale. Le analisi dei politologi sono utili, ma non offrono una risposta al problema".

Berlusconi è convinto che per rispondere veramente al problema occorra "partire da un dato di fatto: l’Italia non è bipolare, per scelta degli elettori italiani". E va oltre: "Per la verità non lo è mai stata (a parte un breve periodo, all’epoca della Destra storica, subito vanificato dal trasformismo) se non come effetto della nostra discesa in campo nel 1994". Il leader di Forza Italia prosegue il ragionamento con una piccola autocritica: "Mi capita spesso di dire, per paradosso, ma non solo, che mi rimprovero solo una colpa, da quando sono sceso in politica: non aver saputo convincere il 51% degli italiani a darmi il voto. Allora sì - conclude Berlusconi - che avremmo avuto un vero bipolarismo".

"Io non sono affatto rassegnato al fatto che le prossime elezioni finiscano senza un vincitore. Già oggi prendo atto che, fra i tre grandi poli, il centro-destra unito è quello più avanti nei sondaggi. D’altronde - prosegue Berlusconi - a fronte del fallimento del Pd come forza di governo e delle sue convulsioni interne, della manifesta incapacità dei grillini di guidare una realtà complessa, il centro-destra è oggi obbiettivamente l’unica area politica a poter esprimere un’idea credibile e coerente per far uscire il paese dalla crisi. Noi però non vogliamo vincere per gli errori degli altri. Vogliamo vincere riuscendo a convincere un grande numero di italiani della giustezza, della credibilità, della serietà del nostro progetto. Un numero di italiani molto più alto del consenso che già i sondaggi ci assegnano, perché vogliamo poter governare senza compromessi con la forza che gli elettori ci daranno.

Ovviamente per fare questo - puntualizza il Cavaliere - dobbiamo essere uniti, dobbiamo lavorare su un programma comune, sul quale nel centro-destra esiste già un accordo al 95%, dobbiamo evitare personalizzazioni e problemi di leadership che allo stato attuale non ha senso porre".

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