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Berlusconi: "Sono condannato a restare ancora in campo"

"Se io mi togliessi di mezzo, tutti i sondaggisti dicono che Forza Italia scenderebbe ben al di sotto del 10%. Sono condannato dal mio senso di responsabilità a restare ancora in campo"

Berlusconi: "Sono condannato a restare ancora in campo"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, torna sulla richiesta di un nuovo processo che la procura di Milano ha avanzato ieri nei suoi confronti: il 66° attacco della magistratura in ventuno anni di attività politica. In collegamento telefonico con la convention di Confabitare Bologna, Berlusconi commenta gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria (l'ennesima) sul caso Ruby, con i pm di Milano che chiedono il giudizio per il Cavaliere e tranta ragazze.

"Forza Italia è legata al destino del suo leader - ha osservato Berlusconi -. Se si dovesse togliere di mezzo perché scoraggiato, sfiduciato, dai continui attacchi della magistratura che, proprio ieri, ha portato il 66° attacco in 21 anni di mia presenza in politica, quindi se io mi togliessi di mezzo, tutti i sondaggisti dicono che Forza Italia scenderebbe ben al di sotto del 10%".

"Quindi - ha aggiunto l'ex premier - sebbene avessi diritto a fare altro rispetto alla politica, sono condannato dal mio senso di responsabilità a restare ancora in campo".

Il leader di Forza Italia si sofferma poi sul Movimento 5 stelle: "Una banda di balordi. Grillo ha trovato due ottimi personaggi da televisione che hanno fatto crescere il partito dal 22 al 28%%. Lui, stanco della politica, sta organizzando la tournèe del suo spettacolo e ha tolto il nome dal simbolo".

Per Berlusconi dietro ai leader in tv ci sono parlamentari che "sono una tragedia".

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