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Il boom del fenomeno dei "commenti proiettile" in Cina

Conoscete i commenti proiettile? In Cina sono molto diffusi ma all'estero gli internauti non conoscono questo fenomeno. E il motivo è che...

Il boom del fenomeno dei "commenti proiettile" in Cina

Per gli utenti di Youtube è un’abitudine guardare i video e leggere successivamente i commenti. In Cina è diventata una routine per tanti internauti guardare i video e leggere allo stesso tempo i commenti che attraversano lo schermo, come proiettili, queste frasi che scorrono nel video sono note come “dan mu”, il “commento proiettile”, ed è diventato un piatto di contorno indispensabile per i giovani cinesi amanti dei video on-line. Il “commento proiettile” ha avuto origine in Giappone. E’ una funzione sviluppata nel 2006 da un sito giapponese di video chiamato NicoNico e consentiva di postare commenti sia nella sezione dedicata che all’interno del video in riproduzione, in modo da rendere immediatamente visibile la reazione degli utenti al contenuto del video. Rispetto ai normali commenti, alle condivisioni e ai “mi piace”, la simultaneità dei “commenti proiettile” abbatte le barriere geografiche e spazio-temporali, soddisfacendo le esigenze degli adolescenti di interagire e socializzare in modo tempestivo e in momenti specifici.

Cosa sono i "commenti proiettile"

Ecco perchè al momento del loro lancio i “commenti proiettile” sono stati accolti con grande favore dagli internauti più giovani. Sebbene siano stati creati in Giappone, la Cina sembra proprio il luogo dove hanno riscontrato maggiore successo. Fondato nel giugno 2009, Bilibili (noto anche come “Sito B”) è oggi il principale sito cinese che consente di postare “commenti proiettile”. Bilibili conta oltre 150 milioni di utenti attivi, più un totale di oltre 10 milioni di upload di video originali. “Sito B”, che oggi ha un numero enorme di utenti, è stato in passato un website di nicchia, noto principalmente agli appassionati di ACG (Animation, Comic, Game). Nel processo di trasformazione di Bilibili da fenomeno di nicchia ad aggregatore di video di vario tipo, la sottocultura dei “commenti proiettile” è gradualmente entrata a far parte della cultura mainstream e popolare. I principali siti web cinesi di video a lunga durata, tra cui Tencent Video, Youku, e iQIYI hanno lanciato la funzione dei "commenti menti proiettile”; su alcune piattaforme che trasmettono eventi sportivi si possono vedere commenti di questo tipo postati in tempo reale. Anche per alcuni film è stata lanciata questa funzione: il pubblico invia messaggi al cinema attraverso i propri cellulari mentre guarda un film, e poi questi commenti vengono mostrati sul grande schermo.

Tale funzione è stata attivata anche da alcuni software del mercato azionario: nella pagina dedicata al singolo mercato si possono inviare i propri commenti e vedere in diretta quelli postati dagli altri. Un fenomeno, dunque, in pieno boom in Cina, mentre non lo è in altri Paesi, e ciò non può non farci riflettere sulle ragioni del mancato successo all’estero. Alcuni hanno cercato di trovare le ragioni nella tradizione, sostenendo che fin dall’antichità gli intellettuali cinesi e giapponesi amavano aggiungere a fianco dei testi delle opere letterarie delle annotazioni, simili ai “commenti proiettile” di oggi. Un esempio tra i tanti è il famoso Zhiyanzhai – pseudonimo di un celebre commentatore del XVIII secolo – le cui annotazioni al Sogno della Camera Rossa (celebre romanzo del 1792, ndr) sono diventate un’importante tema di ricerca per molti nelle generazioni successive. I suoi commenti - “buono”, “meraviglioso”, “frase importante” - non sembrano diversi dai “commenti proiettile” odierni.

Anche in Giappone, profondamente influenzato dalla cultura cinese, esistono numerose di queste annotazioni nelle opere letterarie, e tuttavia una spiegazione del genere sembra inverosimile e non convincente. Altri hanno cercato di trovare ragioni scientifiche al mancato successo dei “commenti proiettile” in occidente, sostenendo che i caratteri utilizzati in Cina e in Giappone sono più adatti a questo tipo di commenti, poichè, relativamente alla capacità di trasmissione delle informazioni, i caratteri cinesi dispongono di un più alto livello di entropia dell’informazione rispetto alle lettere fonetiche, come per esempio quelle della lingua inglese. L’entropia dell’informazione è un concetto astratto che misura quante informazioni carica un linguaggio. Maggiore è l’entropia dell’informazione, maggiore sarà la quantità di informazioni che il linguaggio carica, e viceversa. Secondo i calcoli dello studioso cinese Feng Zhiwei, l’entropia di un carattere cinese è di 9,65 bit mentre quella di una lettera in francese è di 3,98 bit. L’entropia di una lettera in italiano misura 4 bit, quella di una lettera in inglese 4,03 mentre quella di una lettera in tedesco e in russo rispetivamente 4,12 e 4,35 bit. A parità di lunghezza del simbolo, il cinese contiene più informazioni rispetto alle altre lingue e questo rende possibile creare in tale contesto linguistico dei “commenti proiettile” concisi e ricchi di significato. Si ritiene inoltre che il cinese sia più facile da scansionare in lettura rispetto alle lingue occidentali.

Quando si posa lo sguardo su un “commento proiettile” in cinese, questo non viene letto parola per parola, ma piuttosto scansionato in regioni, intere frasi possono venire comprese individuando alcune parole chiave all’interno dei commenti stessi. La struttura della frase e le parti del modificatore nelle lingue occidentali come l’inglese sono molto più complesse rispetto al cinese, per cui, quando una frase in queste lingue viene scansionata in lettura, le parole chiave che vengono individuate e messe insieme possono cambiare il significato originale della frase e causare difficoltà di comprensione - mentre in cinese la struttura e le parti dei modificatori sono relativamente semplici. In definitiva, tante possono essere le ragioni alla base di questa differenza tra Cina e Occidente, siano esse giuste o sbagliate. L’unica cosa certa è, a questo punto, che una tale cultura popolare non ha preso piede al di fuori della Cina e del Giappone.

Forse si tratta di un fenomeno unico, che insieme ad altri compone la diversità tra le culture e arricchisce il mondo in cui viviamo.

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