Brexit, gli unionisti del Dup non sostengono l'accordo

La posizione degli unionisti nordirlandesi non è cambiata neppure dopo il nuovo piano per una Brexit controllata. Ma il loro no potrebbe non avere conseguenze

Brexit, gli unionisti del Dup non sostengono l'accordo

Fino a poche ore fa il Democratic Unionist Party (Dup) non era disposto a sostenere in nessun modo l'accordo per la Brexit a cui stavano lavorando Boris Johnson e la Commissione dell'Unione europea. La posizione degli unionisti nordirlandesi non è cambiata neppure dopo il nuovo piano per una Brexit controllata, arrivato pochi istanti fa.

Il partito degli unionisti nordirlandesi, che fa parte della coalizione parlamentare del governo conservatore britannico, aveva già espresso la propria posizione pubblicando un comunicato chiarissimo. “Noi – si legge nella nota - non possiamo sostenere quello che è stato proposto in merito alla questione delle dogane".

Nei giorni scorsi era infatti avanzata l'idea di utilizzare un doppio sistema doganale per l'Irlanda del Nord, con Belfast che dovrebbe fare i conti con le regole del sistema doganale britannico, ma che allo stesso tempo si ritroverebbe costretta anche a seguire quelle praticate nel resto dell'Unione Europea.

Il Dup aveva comunque sottolineato che avrebbe continuato “a lavorare con il governo per raggiungere un accordo ragionevole".

La posizione dei nordirlandesi del Democratic Unionist Party

Il comunicato portava la firma della leader del partito, Arlene Foster, e del capogruppo alla Camera, Nigel Dodds. Entrambi hanno sottolineato come il loro partito si sarebbe impegnato per trovare un accordo “che funzioni per l'Irlanda del Nord e che protegga l'integrità economica e costituzionale del Regno Unito".

Ricordiamo che Boris Johnson non ha la maggioranza in Parlamento, dove il Dup conta 10 seggi ed è fondamentale per garantire al primo ministro una maggioranza adeguata.

In ogni caso, il Dup ha confermato il suo no anche al nuovo piano per la Brexit concordato da Johnson e l'Ue. A confermarlo è stato un portavoce del partito, che ai microfoni di Sky ha dichiarato l'immutata posizione del partito.

Stando a quanto riportato da Steven Swimford, giornalista del Times, il no del Dup potrebbe non avere conseguenze: "Il nuovo accordo - spiega in un tweet - sembra indicare che il consenso sarà necessario solo quattro anni dopo che gli accordi doganali saranno

entrati in vigore. E l'accordo può essere esteso per altri quattro anni con un voto a maggioranza semplice".

Il Dup avrebbe così perso il suo potere di veto e questo spalancherebbe la porta all'approvazione dell'accordo.

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