L'hanno pestata a sangue, fino a quasi lasciarla esanime sull'asfalto. A malmenare con efferatezza spietata Maria Guadalupe Jimenez, una donna di Union City (California), sono state le bulle di sua figlia 16enne davanti alla scuola.
Una storia di violenza disumana che giunge dritta da oltreoceano. Stavolta, a farne le spese è stata la giovane mamma di una teenager californiana bullizzata da due compagne di classe. La vicenda si è consumata sull'uscio del liceo pubblico James Logan High School di New Haven, nella baia di San Francisco. Stando a quanto si apprende dai giornali locali, la donna si era recata in compagnia del marito dalla preside dell'istituto per segnalare i reiterati episodi di bullismo di cui sarebbe stata vittima la figlia adolescente quando è stata letteralmente assalta da un gruppetto di bulle inferocite. Le malintenzionate l'avrebbero colpita con pugni al volto senza pietà procurandole una frattura al naso e diverse tumefazioni. Dopo il pestaggio, la vittima è stata trasportata in ospedale dove è stata tenuta in osservazione per ben due giorni.
A raccontare la rabbrividente vicenda è il marito della donna, Eder Rojas, ancora sotto choc per l'accaduto. "Volevano colpire mia figlia, ma io l'ho coperta – racconta l'uomo ai microfoni di Kron4 – non sono riuscite ad arrivarci ed hanno afferrato mia moglie. Hanno iniziato ad urlarci contro e a minacciarci. Sono davvero arrabbiato e molto triste allo stesso tempo".
"Le ragazze erano furiose, mi hanno afferrato per i capelli e trascinato a terra - ha continuato il racconto Maria Guadalupe Jimenez, madre della sedicenne e vittima della violenza - Volevo solo entrare e parlare con la preside, non avrei mai immaginato che delle ragazzine potessero colpire un adulto in questo modo, pensavo fossimo al sicuro nel campus".
Intanto, la dirigenza della Logan High School ha avviato un'indagine interna per accertare le responsabilità della violenta aggressione e valutare eventuali
provvedimenti disciplinari. "Stiamo indagando e danno seguito a questo incidente lavorando direttamente con il dipartimento di polizia di polizia - hanno fatto sapere – e intraprenderemo azioni legali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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