Bush aveva adottato un bimbo a distanza. La scoperta dopo la morte

La Cnn rivela che Bush senior aveva adottato a distanza un bambino filippino. Soltanto a 17 anni, il ragazzo, Timothy, ha saputo chi fosse il "padre"

Bush aveva adottato un bimbo a distanza. La scoperta dopo la morte

L'ex presidente George H.W. Bush, morto il primo dicembre, aveva adottato a distanza un bambino filippino. Per 10 anni lo ha sostenuto e finanziato i suoi studi, senza mai rivelare chi fosse e inviandogli lettere molto affettuose. Soltanto a 17 anni, Timothy, ormai ragazzo, ha saputo chi fosse il suo padre a distanza.

La notizia, data dalla Cnn, è stata confermata poi da Jim McGrath, portavoce dell'ufficio dell'ex presidente. La sua prima lettera è stata spedita il 24 gennaio del 2002. "Caro Timothy, voglio essere il tuo nuovo amico di penna. Sono un uomo anziano, di 77 anni, ma amo i bambini e anche se non ci siamo mai incontrati già ti voglio bene", scriveva Bush, firmandosi con lo pseudonimo di George Walker

Come riporta Il Corriere della Sera, L'idea di adottare un bambino a distanza, Bush l'aveva avuta nel 2001 durante un concerto di Natale. "Poiché i musicisti erano cristiani, e credevano nella nostra missione, durante l’intervallo hanno parlato della nostra organizzazione, e chiesto al pubblico se qualcuno era interessato a sponsorizzare un bambino", ha detto Wess Stafford, ex presidente della ong che sosteneva l'adozione di Timothy. "All’improvviso Bush, che era seduto poche file dietro, e circondato dalla sicurezza, alzò la mano e chiese un opuscolo". Così, iniziò l'adozione di Timothy. Bush chiede subito che fosse anonima, per evitare anche conseguenze sullo stesso ragazzo, possibile bersaglio di qualche malintenzionato.

Stafford controllava tutte le lettere di Bush sr a Timothy: "Erano dolci e spiritose, ma continuava a dare suggerimenti sulla sua identità.

Una volta condivise addirittura con lui la foto del suo cane, scrivendogli che era un cane di origini inglesi, che aveva incontrato tante persone famose". Timothy gli rispondeva con dei disegni e il presidente gli inviava pastelli e pennarelli. Quando si è diplomato, l'associazione ha rivelato al ragazzo chi fosse l'uomo che lo aveva sostenuto.

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