Calais, camionisti in rivolta: "Basta migranti, cacciateli via"

Camionisti e autotrasportatori protestano chiedendo lo sgombero della Giungla di Calais: oggi il blocco stradale

Calais, camionisti in rivolta: "Basta migranti, cacciateli via"

Per una volta l'autostrada di Calais la bloccano i camionisti e non i migranti. Da stamattina le vie di accesso alla città francese sulla Manica sono bloccate da una clamorosa protesta degli autotrasportatori, sul piede di guerra per protestare contro le continue interruzioni del traffico a causa degli assalti ai tir dei migranti pronti a tutto pur di salire sui camion diretti in Inghilterra.

In particolare, gli autisti chiedono alle autorità francesi la chiusura del gigantesco slum noto come "La Giungla", sorto da ormai più di dieci anni a ridosso della tangenziale che conduce al porto. Qui vivono i profughi che durante la notte (ma ormai anche nelle ore di luce) tentano gli assalti ai mezzi pesanti in procinto di imbarcarsi sui traghetti o diretti all'Eurotunnel che collega Francia e Gran Bretagna.

Spesso i clandestini non esitano ad assaltare fisicamente i camion in coda, arrivando addirittura a scagliare oggetti contro il vetro dei finestrini pur di indurre i conducenti a fermare i mezzi. Quindi forzano i portelloni e si nascondono fra il carico, nel (quasi sempre vano) tentativo di eludere i severi controlli della polizia. Solo una minima parte ce la fa, ma tutti provano giorno dopo giorno.

La difficile convivenza fra locali e migranti ha portato a manifestazioni e scontri di piazza con la polizia. Alle proteste di oggi hanno preso parte anche diversi cittadini di Calais.

Il governo di Parigi ha recentemente garantito la chiusura della "Giungla", anche se queste promesse dovessero venire mantenute è assai dubbio l'effetto che ne sortirebbe.

Già in passato, infatti, le autorità hanno a più ripreso sgomberato il campo. Ogni volta, però, la "Giungla" è rinata più rigogliosa e più selvaggia di prima.

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