La Camera dei Lord: "L'operazione Ue anti-trafficanti è stata un fallimento"

Secondo un rapporto presentato dalla camera alta del parlamento di Westminster, l'operazione Sophia non ha debellato la piaga dei trafficanti, ma li ha spinti a imbarcarsi su navi più pericolose

La Camera dei Lord: "L'operazione Ue anti-trafficanti è stata un fallimento"

L'operazione Sophia, lanciata dall'Unione Europea nel giugno 2015 per contrastare il traffico di essere umani nel Mar Mediterraneo, si è risolta in un sostanziale fallimento.

Questa è l'opinione della commissione per gli Affari europei della Camera dei Lords, il ramo alto del Parlamento britannico. Secondo un rapporto che verrà presentato a breve ai pari del Regno Unito anticipato dall'Independent, l'operazione voluta da Bruxelles non è riuscita a limitare l'attività degli scafisti fra le coste nordafricane e quelle sicule: nonostante le forze navali Ue abbiano distrutto ben ottanta imbarcazioni sequestrate agli scafisti, i trafficanti di uomini hanno semplicemente cambiato strategia.

Paradossalmente, la strategia della Ue ha peggiorato le cose, portando gli scafisti ad abbandonare le navi in legno, più costose, a vantaggio di gommoni ben più pericolosi peri migranti costretti ad utilizzarli. Inoltre, nota la commissione del Parlamento di Westminster, da giugno ad oggi sono stati arrestati cinquanta trafficanti, ma nessuna figura chiave del business criminale.

Per sdradicare la piaga del traffico d'uomini, spiega il presidente della commissione Lord Tugendhat, non basta operare in mare: "Le rete dei trafficanti operano in Libia e hanno radici in tutta l'Africa - spiega il politico

britannico - Ma senza il supporto di uno stabile governo libico, l'operazione non può contare sull'indispensabile supporto di intelligence, necessario per intercettare gli scafisti quando sono ancora a riva."

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