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Accusato di stupri, l'amico di Epstein si impicca in cella

Jean-Luc Brunel, ex agente di top model, è stato trovato morto impiccato nella sua cella nel carcere de La Santé di Patrigi. Brunel era amico di Epstein

Accusato di stupri, l'amico di Epstein si impicca in cella

Il francese Jean-Luc Brunel, ex agente di top model, amico del defunto finanziere miliardario americano Jeffrey Epstein, che con lui aveva fondato l'agenzia MC2 Model Management ed era sospettato di avergli procurato giovanissime vittime, è stato ritrovato morto impiccato nella sua cella nel carcere de La Santé. Il decesso sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato e il suo cadavere è stato trovato da una pattuglia notturna all’una di notte. Lo ha appreso l'Afp da fonti informate. La procura di Parigi ha confermato che l'uomo, incriminato per diversi stupri di minorenni, è stato trovato morto e ha reso noto che è stata avviata una indagine sulle cause del suo decesso. Erwan Saoudi, delegato del sindacato carcerario FO per l'Ile-de-France, ha spiegato che "secondo i primi elementi a nostra disposizione, non è stata rilevata alcuna violazione da parte degli agenti che erano in servizio quella notte".

L'ex agente accusato di stupro

Brunel era stato accusato di stupro da diverse ex top model e nel dicembre del 2020 era stato arrestato all'aeroporto di Parigi mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto a Dakar. Il 76enne era stato incriminato alla fine di giugno 2021 per"stupro di minore di 15 anni", accuse che lui ha sempre respinto. L’ex agente era detenuto nella prigione de la Santè a Parigi. Il suo nome era anche emerso durante l'indagine avviata negli Stati Uniti sullo scandalo che ha coinvolto Jeffrey Epstein, arrestato per traffico di minorenni e abusi sessuali a New York. Anche il miliardario americano era stato rinvenuto cadavere nella sua cella nell'agosto 2019.

Brunel aveva guadagnato importanza guidando l'agenzia di modelle Karin Models e aveva fondato MC2 Model Management con il finanziamento di Jeffrey Epstein, con uffici sia a New York che a Miami e Tel Aviv. L’agente reclutava modelle da tutto il mondo e dava loro appuntamenti, permessi di soggiorno e lavori. Secondo quanto contenuto negli atti del processo, alcune delle sue clienti venivano spesso mandate per servizi nell’abitazione di Epstein, poco lontana dalla sede dell’agenzia. Epstein e Brunel facevano ottenere i visti e i permessi alle ragazze, e in seguito chiedevano loro i soldi per l’affitto.

Il messaggio all'amico miliardario

Nel 2005 il 76enne aveva lasciato un messaggio al facoltoso amico nel quale lo informava di avergli mandato“una maestra di russo che ha 2x8 anni e non è bionda, molto brava. Le lezioni sono gratuite e puoi iniziarle anche subito”. Per i giudici il riferimento era a una ragazza russa di 16 anni che aveva avuto rapporti sessuali con entrambi gli uomini.

Brunel era stato accusato negli Stati Uniti da almeno due donne di aver fatto da mediatore per Epstein e di aver portato in America giovani ragazze di origini modeste illudendole che le stava aspettando un lavoro come modelle.

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