Referendum indipendenza in Catalogna

Catalogna, sigilli a tutti i seggi. E Madrid blocca il voto sul web

Spari a pallettoni davanti ad una scuola di Manlleu: 4 feriti. A Barcellona sale la tensione. Madrid blocca voto sul web

Catalogna, sigilli a tutti i seggi. E Madrid blocca il voto sul web

Sono state occupate 527 scuole che formano l'11% dei 2.300 segi ufficiali dove è previsto che domani si voti il referendum illegale per la secessione della Catalogna da Madrid. E, dopo che le autorità avevano bloccato il primo, il collettivo indipendentista catalano "Escoles Obertes" ha attivato un nuovo sito web che aggiorna in tempo reale quali seggi sono aperti. Formalmente la polizia locale, i Mosso d'Esqudra, hanno ricevuto l'ordine dai magistrati locali di chiudere tutti i seggi entro le 6 di domani mattina.

Continua a salire la tensione in tutta la Catalogna in vista del voto sul referendum per l'indipendenza di domani. Le operazioni di voto dovrebbero iniziare domani alle 9 e si concluderanno alle 20. In questo quadro sono arrivati in divrese città della Catalogna alcuni trattori, circa 2.000, da schierare proprio all'ingresso dei seggi per evitare l'intervento della polizia. E di fatto sono già circa 12mila i poliziotti della Guardia Civil che sono stati mobilitati per domenica. Secondo La Vanguardia, il quotidiano di Barcellona, alcuni indipendentisti starebbero usando bambini ed anziani per impedire agli agenti di sgomberare le scuole/seggi occupati. Gli agenti della Guardia civil sono entrati nel centro tecnologico e informatico della Generalitat della Catalogna per bloccare tutte le attività internet collegate al referendum per l’indipendenza. L'obiettivo di Madrid è fermare anche il "piano b" che prevedeva un possibile voto via web per il referendum.

Il Re Felipe ha annullato tutti gli impegni che vanno dal 2 all'8 ottobre. Una scelta che fa capire quanto sia incerto il futuro della Spagna dopo il voto. E il prefetto di Barcellona, rappresentate del governo centrale di Madrid in un'intervista al Corriere avvisa: "In termini legali la questione è semplice: il referendum è sospeso per l’ipotesi che sia anti costituzionale e, quindi, per il momento non si può fare. Qualunque seggio deve essere chiuso, qualunque scheda sequestrata. Abbiamo ordini precisi".

Intanto c'è già da registrare un primo episodio violento legato al referendum. All'ingresso di una scuola di Manlleu, nella contea di Osona, dove è stato allestito un seggio, quattro perosne sono rimaste ferite dopo che una persona ha esploso alcuni colpi con una carabina ad aria compressa. L'attacco è avvenuto nella serata di ieri e i feriti sono stati trasportati al pronto soccorso ma nessuno ha avuto bisogno di cure mediche. L'autore del gesto però non è stato identificato.

L'episodio lascia intendere quanto sia ormai alta la tensione in Spagna. Tra Madrid e Barcellona la sfida è solo all'inizio

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