Una folla oceanica è scesa in piazza, a Parigi, per dire no al terrorismo. Un no secco, senza esitazioni né paure. Il simbolo di questa giornata di lutto (e di protesta) è una matita. La matita dei vignettisti di Charlie Hebdo trucidati dai terroristi. C'è chi agita le matite al cielo come bandiere, altri le infilano al bavero o nei cappelli. La matita è onnipresente, è lei la protagonista di questa giornata a sostegno della libertà. Sotto la statua posta al centro di Place de la Republique, dove molti portano fiori e messaggi di cordoglio, sono decine le matite, le penne e i pastelli. Qualcuno ha lasciato una scatola di pennarelli. Tutto va bene per disegnare (e difendere) la libertà. Imponenti le misure di sicurezza: settemila uomini vigilano affinché tutto vada bene.
"Sono Charlie, ebreo, poliziotto". È questo uno degli slogan più scanditi, assieme a "Liberté, egalité, dessinez, ecriver", che aggiunge le parole scrivere e disegnare al motto della Repubblica francese. Ma c’è anche chi innalza il cartello: "E' l’inchiostro che deve scorrere, non il sangue". Su alcuni cartelli si legge "Charlie Akbar" (Charlie è grande), su un enorme striscione che campeggia su un palazzo c'è scritto "restiamo uniti". C'è chi intona la Marsigliese e si vedono le bandiere di ogni paese. Segno che questa giornata vuole unire tutti i popoli nel nome della libertà. Sono i familiari e gli amici delle 17 vittime degli attentati di Parigi ad aprire la grande marcia. I partecipanti alla marcia omaggia la polizia che ha perso tre dei suoi membri. Allo sfilare di camionette della polizia vengono innalzate le bandiere francesi e partono gli applausi della folla
Nella capitale francese c'è anche Matteo Renzi: "I nostri valori sono più forti delle loro minacce". Con lui, dall'Italia, i ministri Alfano e Gentiloni. "Amicizia e solidarietà verso la Francia, verso le famiglie delle vittime, verso i nostri fratelli ebrei colpiti così duramente e verso chi fa il giornalista" i terroristi - afferma Renzi - hanno scelto di colpire un mestiere garanzia di libertà e di democrazia".
Parigi per un giorno è la capitale mondiale della lotta al terrorismo. Accanto al primo ministro Manuel Valls e al presidente François Hollande un numero senza precedenti di leader internazionali. Hanno risposto all’appello i presidenti del Mali Ibrahim Boubacar Keita, del Niger Mahamadou Issoufou, del Gabon Ali Bongo Ondimba, del Benin Thomas Boni Yayi, della Romania Klaus Iohannis e dell’Ucraina Petro Poroschenko, ma anche re Abdullah di Giordania e la regina Rania. I capi di governo della Tunisia Mehdi Jomaa e della Turchia Ahmet Davutoglu, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen).
Fra i leader europei la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy e i colleghi britannico David Cameron, belga Charles Michel, olandese Mark Rutte e danese Helle Thorning-Schmidt. Con loro anche i primi ministri di Ungheria, Grecia, Portogallo, Repubblica Ceca, Lettonia, Bulgaria, Croazia, Lussemburgo e Svezia, oltre alla presidente della Svizzera. A loro si aggiungono il presidente del Kosovo e i primi ministri di Albania e Georgia. Fra i ministri degli Esteri il russo Sergei Lavrov, con i colleghi egiziano, algerino e degli Emirati Arabi Uniti. Per gli Stati Uniti c'è il ministro della Giustizia Eric Holder, per il Canada il ministro della Sicurezza interna e per l’Australia il presidente del Senato. Presenti anche le istituzioni europee con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Con loro vi sarà anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Anche la Lega Araba ha inviato un suo rappresentante. Prendono parte alla marcia diversi esponenti religiosi di tutte le fedi.
Dopo circa mezz’ora e qualche centinaio di metri percorsi insieme sul boulevard Voltaire, i capi di governo sono usciti dal corteo. I leader sono stati congedati e ringraziati da Hollande, che ha proseguito la marcia. La prefettura di Parigi alza ufficialmente bandiera bianca e davanti ai fiume di persone che percorre i tre cortei paralleli che da Place de la Republique portano a
538em;">Place de la Nation, rinuncia per la prima volta a stimare il numero dei partecipanti alla manifestazione dopo gli attacchi terroristici dei giorni scorsi. Secondo le stime approssimative pubblicate dagli organi di stampa francesi, i manifestanti sarebbero "almeno 2 milioni".
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