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Chernobyl torna a vivere: pannelli solari vicino alla centrale nucleare

Il governo ucraino ha inaugurato una centrale solare di 3.800 pannelli a pochi metri di distanza dalla centrale nucleare protagonista dell'esplosione del 1986. L'impianto servirà a produrre energia pulita per oltre 2 mila famiglie

Chernobyl torna a vivere: pannelli solari vicino alla centrale nucleare

Trentadue anni dopo la tragica esplosione, Chernobyl - in un certo senso - torna a vivere. Il governo dell'Ucraina ha finanziato la realizzazione, a pochi metri di distanza dalla centrale nucleare teatro del peggiore incidente della storia del nucleare civile, di una centrale solare con 3.800 pannelli a coprire un'area di 1,6 ettari. "Oggi colleghiamo la centrale al sistema elettrico ucraino", ha dichiarato Evgeny Variagin, direttore del gruppo ucraino-tedesco Solar Chernobyl, la società all'origine di questo progetto.

La centrale basterà a fornire energia a circa 2 mila appartamenti. Il gruppo Solar Chernobyl ha investito 1 milione di euro in questo progetto. Da questa prima unità, l'azienda spera di raggiungere entro al fine del 2019 un totale di 100 megawatt, su terreni che "a causa della contaminazione da radiazioni non possono essere utilizzati per l'agricoltura", ha detto Variagin.

L'idea di creare una centrale solare a ridosso del vecchio impianto nucleare, con l'ultimo reattore chiuso nel lontano 2000, è venuta alle autorità dopo l'improvvisa chiusura delle forniture di gas russo frutto della lunga crisi diplomatica tra Mosca e Kiev.

Il reattore di Chernobyl numero 4 esplose il 26 aprile 1986, contaminando, secondo alcuni, fino a tre quarti del continente europeo. Il disastro costrinse le autorità sovietiche, dopo un silenzio iniziale di alcuni giorni, ad evacuare centinaia di migliaia di persone da un territorio vastissimo, soggetto da allora a un totale abbandono fino alla creazione della nuova centrale solare.

Tuttavia, a causa del perdurare delle radiazioni, la zona attorno alla centrale non è abitabile e non lo sarà - a detta delle autorità locali - per 24 mila anni. Non si esclude però di procedere con un vero e proprio piano di sfruttamento industriale.

Prima di oggi l'ultima novità su Chernobyl risaliva al 2016, quando la centrale nucleare era stata coperta da un enorme sarcofago di cemento.

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