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A Baise tutti i semafori restano rossi: ecco perché

Nella città al sud-ovest della Cina l'amministrazioni locale decide di bloccare tutti i semafori sul rosso per fermare la variante omicron

A Baise tutti i semafori restano rossi: ecco perché

Nuovo lockdown in Cina, precisamente nella città di Baise, 3,6 milioni di abitanti nella provincia sud-occidentale del Guangxi. La variante Omicron ha causato quasi 100 nuove infezioni, un numero irrisorio rispetto alla popolazione generale ma l'amministrazione ha comunque deciso di adottare questa misura. La particolarità, però, risiede nei semafori di ogni angolo e via cittadina.

Spunta il "rosso fisso"

Per rafforzare l'ordine di rimanere chiusi in casa, le autorità locali hanno bloccato tutti i semafori sul rosso: il colore che simboleggia l'alt, lo stop, rimane fisso 24 ore su 24 ore anche su strade e viali ormai deserti. Le uniche eccezioni e deroghe sono previste esclusivamente per gli spostamenti relativi alle cure mediche e alle consegne. In questa maniera, si vuole scoraggiare anche simbolicamente la popolazione ad uscire da casa con i cittadini che osservano il "rosso fisso" anche da balconi e finestre di casa. I metodi cinesi sono noti a tutti e questo ulteriore divieto sottolinea quanto sia forte il potere amministrativo delle autorità cinesi e come possono usarlo per porre un freno alla mobilità individuale e collettiva secondo la strategia "Zero Covid" del Paese.

Quali sono i timori

Seppur minima, la circolazione del Covid nella città di Baise, al confine con il Vietnam, fa temere per una ripresa dei contagi estesa più a larga scala e che possa mettere anche a rischio i Giochi Olimpici invernali tutt'ora in corsa. Come riportato dal South China Morning Post, il funzionario della Commissione sanitaria nazionale He Qinghua, del dipartimento di controllo delle malattie, ieri pomeriggio ha affermato che l'epidemia di Baise si trova in fase di "aumento rapido", con un alto rischio che si possa diffondere in altre città. "Circa l'80% delle persone infette in questo focolaio vive nello stesso villaggio naturale e condivide lo stesso spazio", ha affermato. "A causa del lungo tempo di trasmissione nascosta nella comunità, del gran numero di luoghi visitati dalle persone e dell'elevata mobilità delle persone durante il capodanno lunare, il rischio di un'ulteriore trasmissione e diffusione è relativamente alto", ha aggiunto il funzionario.

I controversi numeri cinesi

"Tattiche" come quella dei semafori sul rosso, in Cina vengono impiegate sempre più spesso per evitare sul nascere nuovi focolai. I leader, però, faticano a contenere i malumori di una popolazione che esegue ordini ormai da due anni e che mettono in ginocchio l'economia. Come scrive Il Messaggero, di recente una piccola contea della Cina orientale aveva deciso per un cambio di semaforo (rosso) dopo un caso rilevato a novembre ma è stata costretta ad annullarlo poco dopo per le forti proteste sui social media.

E poi, rimane l'eterno dubbio sui veri casi Covid nel Paese della Grande Muraglia dove ha avuto origine la pandemia due anni fa: come riporta AdnKronos, i casi ufficiali su oltre 1,4 milardi di persone sono 106.634, con 4.636 decessi causati dal Covid.

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