Come ampiamente anticipato, la Commissione Europea ha dato oggi il via libera alla liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi che entrino nel territorio dell'Unione.
Ad annunciare la misura che entrerà in vigore entro la fine di giugno è stato, su Twitter, il Commissario per la Concorrenza Margrethe Vestager. L'obbligo dei visti per i cittadini della Mezzaluna verrà cancellato per un limite massimo di 90 giorni, come ricompensa per "i notevoli sforzi compiuti dalle autorità turche" nell'adempire alle 72 condizioni poste dalle istituzioni europee. Il provvedimento varato da Bruxelles, però, non si applicherà a Gran Bretagna ed Irlanda, che non fanno parte dello spazio Schengen.
La notizia è stata accolta con soddisfazione in Turchia, con il ministro per i Rapporti con l'Europa, Volkan Bozkir, che si è detto "assolutamente fiducioso" del buon esito finale delle trattative.
In realtà, com'è noto, la liberalizzazione dei visti fa parte di un'intesa cordiale fra Ankara e Bruxelles sulla questione dei migranti. Una intesa che da parte turca ha assunto i contorni di un ricatto orchestrato dal presidente Recep Erdogan (e a cui la Ue, beninteso, non ha opposto resistenza): la Mezzaluna tratterrà i migranti in Asia e in cambio i cittadini turchi potranno circolare liberamente nella Ue.
Contestualmente alla questione dei visti per i cittadini turchi, la Commissione Europea ha analizzato questa mattina anche il nodo della riforma del diritto d'asilo e quella della
politica comune ai confini interni. Allo studio c'è l'ipotesi di dare il via libera al ripristino dei controlli alle frontiere interne per sei mesi, con la possibilità di estendere questo limite fino a due anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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