Guerra in Ucraina

Xi chiama Putin: "Serve soluzione a crisi ucraina"

Xi ha dichiarato a Putin che serve una "soluzione responsabile" alla crisi ucraina, ribadendo però che le relazioni sino-russe si manteranno in una "positiva fase di sviluppo"

Xi chiama Putin: "Serve soluzione a crisi ucraina"

"Tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi ucraina in modo responsabile". Parola di Xi Jinping, che ha chiarito questo fondamentale concetto a Vladimir Putin nel corso di un colloquio telefonico, il primo dallo scorso 25 febbraio.

Il colloquio tra Xi e Putin

Sono emerse pochissime indiscrezioni sulla telefonata. Il network statale cinese Cctv, oltre ad aver informato del colloquio, ha sottolineato che Xi, nel corso della conversazione, ha ribadito a Putin che "nonostante i cambiamenti globali nel mondo, le relazioni sino-russe mantengono una positiva fase di sviluppo".

Una frase emblematica, una lunga perifrasi che dovrebbe rassicurare il capo del Cremlino in merito alle intenzioni cinesi. Anche perché Xi Jinping ha aggiunto che "la Cina è pronta a continuare l'assistenza reciproca con la Russia sulle questioni di sovranità e sicurezza".

Xi, insomma, ha rassicurato il suo omologo russo sulle relazioni sino-russe suggerendogli, indirettamente, di trovare però un accordo con la controparte ucraina. Un consiglio e un chiarimento probabilmente necessari dopo le parole del ministro cinese della Difesa, Wei Fenghe, che aveva definito Mosca "partner" di Pechino e non "alleata", e dopo oltre 100 giorni di guerra.

Suggerimenti e rassicurazioni

In concomitanza con il suo 69esimo compleanno, Xi si è intrattenuto con Putin. La Cina, ha spiegato il presidente cinese, "intende lavorare con la Russia per promuovere la cooperazione bilaterale, raggiungere la stabilità e risultati a lungo termine". Scendendo nei detagli, Pechino intende rafforzare il coordinamento con Mosca sulla sicurezza e altri aspetti di interesse comune, stabilendo una più profonda cooperazione anche all'interno dei meccanismi multilaterali, tra cui Nazioni Unite e gruppo Brics.

I due capi di Stato, come detto, si sono confrontati anche sulla guerra in Ucraina, rispetto alla quale la Cina ha sempre formulato "giudizi indipendenti basati sulla latitudine e longitudine storica" della questione, ha aggiunto Xi. La Repubblica popolare sollecita le parti interessate a promuovere una risoluzione della crisi "con responsabilità" ed è pronta a dare il proprio contributo, ha concluso il leader cinese.

La posizione di Pechino

Qual è, dunque, la posizione di Pechino in relazione alla guerra in Ucraina? La Cina, come più volte spiegato su queste colonne, non ha mai voluto superare la "linea rossa". In altre parole: Xi Jinping, fin dall'inizio del conflitto ucraino, ha continuato ad offrire al suo partner una sponda commerciale, senza tuttavia fornire il minimo aiuto militare.

Il governo cinese, su questo, è stato chiaro: un conto è essere partner, un altro alleati. La sensazione è che il Dragone proverà a convincere Putin a trovare un accordo, a maggior ragione ora che Mosca ha messo le mani su quasi tutti i territori dell'est dell'Ucraina.

Detto ciò, Xi non ha alcuna intenzione di entrare a gamba tesa in una situazione così delicata, per giunta in fase di svolgimento dall'altra parte del mondo. Del resto, Pechino sa di essere il nemico numero degli Stati Uniti.

E più Washington è concentrata su Mosca, e più il Dragone può respirare.

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