"Colpite l'esercito e create bombe". L'appello dell'Isis ai sostenitori del Califfato in Egitto

In un manifesto online, l'Isis incita i miliziani a conquistare l'Egitto

"Colpite l'esercito e create bombe". L'appello dell'Isis ai sostenitori del Califfato in Egitto

Sulla home page del famigerato sito web del Califfato (www.khelafamedia.com), dai contenuti propagandistici dediti a promuovere "la jihad", compare l'ennesimo comunicato. Leggendo il titolo si capisce subito a chi è rivolto. Cliccando su di esso si apre la pagina, la quale si presenta con l'immagine di una città con al vertice la bandiera dell'Isis. Il titolo scritto in arabo recita: "La jihad in Egitto....Egitto, emigrazione o jihad?".

Il comunicato, che si rivela essere una lettera rivolta ai sostenitori del Califfato in Egitto, riporta il nome del suo autore Nadir Al-Masri. La lettera dal tono diretto, ed in alcuni tratti informale, si apre con un richiamo: "O voi credenti, o voi che credete nell'unicità...". L'autore della lettera, che in base ad alcune affermazioni contenute nel testo sembra essere di nazionalità egiziana, si rivolge ai suoi connazionali usando sia l'arabo classico che la lingua egiziana: "So per certo che desiderate emigrare nelle terre del califfato e della jihad per innalzare e riscattare i nostri fratelli oppressi nel mondo. Soffrite ogni giorno in silenzio e bruciate dal desiderio di unirvi alla jihad."

L'autore usa toni informali, ma al contempo si percepisce la violenza dietro alle sue parole. Il discorso procede con l'affermazione dell'autore che proclama l'Egitto territorio di guerra che ha bisogno di essere liberato, e dove i sostenitori del califfato, devono rispondere al richiamo della jihad. "È forse giusto che voi lasciate il vostro paese, che ha bisogno di mujahidin (combattenti), per andare in altri territori di guerra dove ci sono già abbastanza mujahidin? No, certo che non è giusto. Obbedite agli ordini del califfato e raggiungete il Sinai". La lettera continua con un'altra domanda su come fare per far sì che il califfato li raggiunga e spiega poi come spianargli la strada in Egitto. Da questo punto in poi, Nadir, l'autore della lettera, comincia ad elencare una serie di punti in cui consiglia cosa fare e come fare. "Siate voi i rappresentanti del califfato nei vostri quartieri e nelle vostre città". Si danno consigli, addirittura, su quali armi usare: "Procuratevi un'arma da fuoco se non ne avete, e se non riuscite a procurarvene una usate un'arma classica: il coltello. I vostri obbiettivi sono i corpi di polizia e l'esercito".

Adottando un tono colloquiale, Nadir, scrive in lingua egiziana: "Non voglio parole, ma fatti". Nel testo si consiglia pure di creare una cellula jihadista. "Create bombe ed auto bombe".

In piu parti nella lettera, viene specificato e ordinato chi colpire ufficiali di polizia e chiunque appartenga all'esercito egiziano. Il messaggio di richiamo alla jihad in Egitto si conclude con un video promozionale che contiene l'inno della jihad.

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