È un ricatto in piena regola, quello a cui è stato sottoposto il cantante statunitense di origini ebraiche Matisyahu, a cui è stato impedita la partecipazione al festival di Rototom Sunsplash che si celebra nella località spagnola di Benicàssim. Il motivo? L'artista si era rifiutato di rilasciare una dichiarazione contro Israele.
Come riporta anche il quotidiano madrileno El Mundo, la decisione ha scatenato una violentissima polemica politica, con popolari e socialisti che condannano l'episodio e la sinistra estrema di Podemos e Izquierda Unida che invece applaude alla controversa decisione. Mentre tutto il Paese condannava l'episodio come indicativo di un pericoloso clima di antisemismo, le frange più estreme della sinistra hanno espresso il proprio "rispetto" per la decisione "coerente" dell'organizzazione del festival.
L'eurodeputata di Izquierda Unida Marina Albiol ha giustificato la posizione del proprio partito affermando che l'esclusione di Matisyahu dal festival non era dovuta al suo essere ebreo, ma solo alle "dichiarazioni contro il popolo palestinese, a favore del
sionismo razzista".Sul caso è intervenuto anche il governo spagnolo, che ha biasimato "una forma di azione che vìola la coscienza" e il "principio di non discriminazione che sta alla base delle società pluraliste."
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