Coronavirus, allarme per i malati di cancro: 18mila morti in più

Il sistema sanitario inglese è preoccupato per i pazienti oncologici: a causa del Coronavirus si è ridotto il numero delle chemioterapie e molte persone, pur presentando sintomatologie riconducibili ad un tumore, scelgono di non recarsi in ospedale per paura del virus, ritardando così la diagnosi

Coronavirus, allarme per i malati di cancro: 18mila morti in più

La diffusione del Coronavirus ha purtroppo costretto le strutture ospedaliere a concentrare tutti i propri sforzi nel trattamento dei pazienti affetti dal terribile morbo. In questo modo, tuttavia, molte altre patologie gravi sono state gioco forza messe da parte, anche solo per evitare ad altre persone malate di entrare in contatto con soggetti infetti e contrarre a loro volta un virus che, nella peggiore delle ipotesi, considerate le già precarie condizioni di salute, sarebbe potuto risultare per loro fatale.

Da qui l'allarme che si sta diffondendo nel Regno Unito: i medici temono che a causa dell'emergenza scatenata dal Covid-19 possa derivare un drammatico aumento di decessi provocati dal cancro. Il trattamento di molti tumori, infatti, riferisce il “DailyMail”, è stato temporaneamente sospeso sia per evitare ai malati oncologici di sostare negli ospedali dove potrebbero contrarre il morbo, che per tenere liberi dei posti letto in più per i nuovi pazienti affetti da Coronavirus. Uno scenario terribile, che preoccupa il Royal College of Surgeons, che nei giorni scorsi ha avvertito il sistema sanitario nazionale inglese, avvisandolo del fatto che oltre 2milioni di interventi che non hanno nulla a che fare col Sars-Cov-2 non sono stati effettuati. Il dottor Peter Johnson, direttore clinico nazionale del Nhs per i tumori, ha dichiarato che per quanto terribile possa essere il Covid-19, i vecchi nemici dell'uomo, come il cancro, rimangono in agguato.

Secondo uno studio condotto dall'University College di Londra (Ucl), a causa del Conavirus ci saranno molti più decessi per cancro, questo perché tutti i pazienti oncologici o con sospetto tumore non stanno accedendo alle strutture ospedaliere per ricevere i trattamenti necessari. Secondo Johnson, inoltre, molte persone con sospetti sintomi di cancro starebbero di proposito evitando di recarsi in ospedale per sottoporsi ad esami proprio per paura della pandemia. “Se le persone aspettano a chiedere aiuto, il cancro sarà una minaccia ancora più grande per migliaia di vite in questo paese", ha affermato. A confermare le preoccupazioni del professor Johnson anche un sondaggio compiuto su un campione di cittadini. Il 10% ha affermato che, in caso di sospetto tumore, non si sottoporrebbe mai a visita durante la pandemia, mentre il 36% ha dichiarato che prima di fissare una visita vorrebbe aspettare almeno una settimana. Il consiglio dei medici ai cittadini, tuttavia, resta uno solo: in caso di sintomi preoccupanti, recarsi subito dal proprio medico di famiglia ed effettuare gli esami specifici.

I servizi di screening del cancro si sono fermati, il che significa che perderemo la nostra possibilità di attaccare molti tumori quando sono ancora curabili”, ha dichiarato il direttore dell'Institute of Cancer Policy del King's College di Londra.

Stando alle ultime ricerche del Leeds Teaching Hospitals, del Royal Free di Londra e dell'University College London Hospitals si sarebbe già verificata una riduzione del 60% delle chemioterapie, con un calo del 76% di segnalazioni di nuovi casi di cancro. Ciò, secondo gli esperti, potrebbe causare 6.270 decessi in più rispetto ai numeri stimati prima dell'emergenza Coronavirus. Un aumento del 20% delle vittime di tumore, per un totale di 17.915 decessi in più.

Il Coronavirus era sconosciuto fino a pochi mesi fa, ora sappiamo che il pericolo riguarda tutti. Dobbiamo tuttavia ricordare che i nemici più vecchi, come il cancro, rappresentano un pericolo ancora maggiore. Le morti per il virus campeggiano sui quotidiani, ma molte persone continuano a ricevere cure per i tumori e muoiono a causa di essi”, ha ribadito il dottor Johnson. “Il sistema sanitario incoraggia tutti, anche in caso di dubbi o timori di aver contratto il cancro (noduli o altre problematiche che possano risultare connesse al terribile male) a non trascurare la situazione ed a contattare i medici.

Consultazioni a distanza, centri terapeutici protetti dal virus e un accordo senza precedenti con gli ospedali privati sono tra i modi innovativi adottati dal sistema sanitario”, ha aggiunto, invitando tutti a chiedere aiuto in caso di sintomi.

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