Coronavirus, dipendente di Saudi Aramco diventa un "dispenser umano"

La foto del dipendente straniero del colosso saudita travestito da dispenser è stata bollata sul web come esempio del “razzismo ai tempi del coronavirus”

Coronavirus, dipendente di Saudi Aramco diventa un "dispenser umano"

L’azienda nazionale saudita del petrolio Saudi Aramco è di recente finita nella bufera a causa di una foto che ritrae un suo lavoratore immigrato travestito da “dispenser di disinfettante per le mani”. Le polemiche ai danni del colosso del settore energetico, il cui capitale azionario è valutato pari a 1,7 trilioni di dollari, si susseguono mentre il Paese mediorientale si trova costretto ad affrontare l’emergenza-coronavirus, con venti sudditi della Casa reale wahabita contagiati finora dal Covid-19.

Nell’immagine incriminata, in circolazione sul web dall’inizio di questa settimana, si nota, spiega Fox News, un dipendente straniero della società di Riad che ha sul viso una mascherina e che indossa uno scatolone con su scritto “disinfettante per le mani”. Attaccato a tale scatolone, per la precisione sul lato anteriore, vi è quindi un vero dosatore di soluzione liquida anti-microbi.

Dallo scatto in questione, inoltre, si deduce che l’immigrato travestito da dispenser ha stazionato abitualmente in piedi nei corridoi della sede della Saudi Aramco e la medesima istantanea mostra gli altri impiegati usufruire del dosatore attaccato al costume del dipendente straniero, igienizzando così le loro mani al fine di prevenire contagi da coronavirus.

Con la pubblicazione su Internet di tale foto, è immediatamente esplosa l’indignazione di diversi utenti, che hanno accusato la società di Riad di umiliare la sua manodopera proveniente da Paesi poveri. A colpi di tweet, alcuni internauti hanno poi bollato il caso del dipendente dell’azienda mediorientale con indosso il costume da dosatore come un esempio dell’imperante “razzismo ai tempi del coronavirus”.

Su impulso delle crescenti critiche nei suoi riguardi, Saudi Aramco ha alla fine diffuso martedì sul web, riporta l’emittente Usa, un proprio comunicato di scuse, con cui ha manifestato “forte amarezza” per il “trattamento offensivo” subito dal migrante impiegato nell’azienda.

Nella medesima nota, la compagnia assicura di avere “prontamente messo fine” alle scene immortalate dalla foto che ha dato origine allo scandalo, garantendo contestualmente che non si ripresenteranno in futuro nuovi casi di discriminazione.

Nonostante la presa di posizione della società saudita contro ogni pratica xenofoba, molti internauti, evidenzia il network americano, hanno ritenuto insoddisfacente la

reazione del colosso petrolifero sulla vicenda del lavoratore travestito da dispenser e hanno di conseguenza esortato Saudi Aramco a scusarsi direttamente con l’immigrato che è stato sottoposto a quel trattamento umiliante.

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