Coronavirus in India, migranti spruzzati con il disinfettante. È polemica

La “disinfezione dei migranti” ha subito indignato il web ed esponenti della sinistra indiana, compresa la leader del Partito del Congresso

Coronavirus in India, migranti spruzzati con il disinfettante. È polemica

In India monta la polemica per il fatto che le autorità, nel pieno dell’emergenza coronavirus, stanno provvedendo a “disinfettare i migranti”. A indignare l’opinione pubblica locale ci hanno pensato delle immagini scattate ieri nello Stato dell’Uttar Pradesh, che immortalano appunto degli ufficiali sanitari mentre innaffiano con del liquido battericida dei lavoratori immigrati. Il subcontinente ha finora registrato più di 1200 contagi da Covid-19 e 29 decessi dovuti al medesimo morbo. Lo scorso 25 marzo è stato imposto dal governo di Nuova Delhi, in tutto il Paese, il blocco delle attività economiche e dei servizi non essenziali, così da contenere il dilagare dell’epidemia.

La “disinfezione dei migranti” immortalata dalle foto incriminate, spiega Al Jazeera, è andata in scena ieri nel distretto di Bareilly, nel nord dell’Uttar Pradesh, e ha visto coinvolti dei lavoratori intenti a salire su un pullman e degli ufficiali sanitari muniti di guanti e mascherine nonché armati di canne e pompe.

Nelle foto si vedono quindi i funzionari mentre spruzzano con queste ultime del liquido disinfettante sugli immigrati, principalmente sulle mani dei braccianti. Solo una volta “sanificati”, i migranti, sottolinea l’emittente, sarebbero potuti salire su quel pullman e spostarsi nell’entroterra indiano, così da muoversi all’interno del Paese senza favorire i contagi.

La motivazione della disinfezione dei lavoratori è stata fornita direttamente da Nitish Kumar, rappresentante del governo dell’Uttar Pradesh nel distretto di Bareilly. L’alto funzionario, citato dal network, ha appunto dichiarato che gli ufficiali sanitari locali, dopo avere disinfettato dei mezzi pubblici, hanno poi, per "troppo zelo", provveduto a sanificare anche i migranti assiepati davanti ai medesimi pullman e prossimi a salire a bordo di questi ultimi.

Kumar ha comunque ammesso la natura grave e oltraggiosa del comportamento del personale armato di canne e pompe, assicurando di avere già sollecitato procedimenti disciplinari a carico di chi ha “disinfettato” ieri quei braccianti immigrati.

La diffusione sul web delle foto scattate nel nord del Paese, riferisce l’organo di informazione del Qatar, ha immediatamente causato la rabbia di numerosi internauti del subcontinente. Questi hanno bollato come discriminatorio il trattamento anti-contagio riservato dalle autorità dell’Uttar Pradesh ai braccianti, suggerendo provocatoriamente di applicarlo anche alle centinaia di indiani rimpatriati in queste settimane dalla Cina e da altre nazioni-focolaio dell’infezione.

Gli esponenti della sinistra hanno quindi imputato al governo federale e a quello dell’Uttar Pradesh, entrambi controllati dai conservatori del Bharatiya Janata Party, quanto accaduto nel distretto di Bareilly, presentandolo come una conseguenza delle politiche nazionaliste promosse finora da tale partito di maggioranza.

Ad esempio, la leader del Partito del Congresso, Priyanka Gandhi Vadra, ha condannato con queste parole, riportate sempre da Al Jazeera, la recente “sanificazione” dei migranti:

Quei lavoratori hanno già sofferto un sacco. Per favore, non pensate anche a tormentarli lavandoli con il disinfettante. Tale trattamento non li proteggerà affatto dal virus, ma metterà anzi a rischio la loro salute”.

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