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Coronavirus, Madrid si ribella: "Non applicheremo nuovo lockdown"

Il governo spagnolo ha inasprito le misure di sicurezza per contrastare l'aumento dei contagi. La Comunità di Madrid non ha tuttavia intenzione di applicare il nuovo lockdown parziale

Coronavirus, Madrid si ribella: "Non applicheremo nuovo lockdown"

Il governo spagnolo, alle prese con la seconda ondata di Covid-19, è stato costretto a inasprire le misure di sicurezza nelle aree più critiche del Paese, là dove i contagi hanno superato il livello di guardia. La situazione è particolarmente seria a Madrid, capitale della Spagna, città che adesso rischia di diventare il nuovo epicentro europeo della pandemia di coronavirus.

Nell'occhio del ciclone

L'ultimo bollettino nazionale diramato dal Ministero della Salute parla chiaro: nell'intera Comunità di Madrid, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 3.897 casi, ovvero il 43,6% degli 11.016 nuovi casi giornalieri. La stessa regione è inoltre l'area con il maggior numero di morti per Covid degli ultimi sette giorni, con 172 decessi.

Alla luce di questi preoccupanti numeri il governo spagnolo ha annunciato un'intesa con le varie autorità locali al fine di estendere a tutta la città di Madrid le restrizioni per arginare il contagio da coronavirus. Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha annunciato che "nei prossimi giorni" verrà pubblicata l'ordinanza che applica le restrizioni a dieci municipi della comunità madrilena. Si tratta di Alcala de Henares, Alcobendas, Alcorcon, Fuenlabrada, Getafe, Leganes, Torrejon de Ardoz, Mostoles, Parla e Madrid.

Ricordiamo che le restrizioni si applicano ai municipi oltre i 100mila abitanti, con un'incidenza superiore ai 500 casi su 100mila abitanti. Le misure includono la limitazione di ingressi e uscite dalle aree coinvolte, il divieto di assembramenti oltre le sei persone e la chiusura dei parchi gioco.

Madrid non ci sta

C'è tuttavia un enorme problema da considerare. Il piano dell'esecutivo iberico per ampliare le restrizioni nelle grandi città del Paese è stato approvato dalla maggioranza delle comunità autonome spagnole, ma non da Madrid, la Galizia, la Catalogna, l'Andalusia e Ceuta.

In particolare, la Comunità di Madrid non ha alcuna intenzione di applicare il nuovo lockdown parziale. Enrique Ruiz Escudero, assessore alla Sanità della regione, ha dichiarato al quotidiano Abc che il governo ha "ha fretta di intervenire a Madrid, e non per lottare contro il coronavirus". Secondo Escudero e nuove limitazioni non hanno senso perché l'epidemia nell'area è entrata in una fase "stabile" e ci sono "primi segnali di miglioramento".

Come se non bastasse, ha aggiunto l'assessore, le nuove limitazioni sono state approvate con il voto contrario di cinque regioni, inclusa Madrid, e pertanto "non hanno validità".

La Comunità, ha concluso Escudero, prenderà le misure necessarie di fronte all'avvocatura dello Stato una volta che le misure saranno pubblicate e entreranno in vigore.

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