Mondo

Cosa c’è dietro il viaggio di William e Kate ai Caraibi

Il prossimo marzo William e Kate intraprenderanno un tour nei Caraibi, ma il viaggio nasconderebbe una strategia diplomatica per salvare il Regno Unito

Cosa c’è dietro il viaggio di William e Kate ai Caraibi

Per il loro primo viaggio ufficiale del 2022, che coincide con il Giubileo di Platino della regina Elisabetta, William e Kate si recheranno ai Caraibi. In 12 giorni, il prossimo marzo, visiteranno Paesi come le Bahamas, la Giamaica e il Belize. Non si tratterà, però, di un tour semplice. I duchi di Cambridge hanno un compito preciso: salvare il Commonwealth e garantire la sopravvivenza della Corona.

Il Commonwealth perde pezzi

Il tour ai Caraibi di William e Kate sarebbe stato studiato nei minimi dettagli per supportare la monarchia inglese. C’è la possibilità concreta, infatti, che altre nazioni seguano l’esempio delle Barbados, abbandonando Sua Maestà e diventando una repubblica. Il Belize, la Giamaica e le Bahamas sarebbero i Paesi più a rischio. Per questo c’è bisogno del carisma, dei fascino e dei sorrisi dei duchi di Cambridge. La Corona punta su di loro per tenere unito il Commonwealth. Ufficialmente i futuri re d’Inghilterra discuteranno di temi legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici, ma a nessuno è sfuggito che questo tour sia stato organizzato a neanche tre mesi di distanza dalla proclamazione della repubblica nelle Barbados, avvenuta alla mezzanotte del 30 novembre 2021.

La tattica inglese è quella del “soft power”, ovvero la capacità di persuasione che rafforza l’immagine e il potere della nazione che la esercita nell’ambito delle relazioni internazionali. Nessuno scontro, nessuna guerra per riaffermare il potere. Solo la presenza amata e popolare di William e Kate (le vere “armi” della Corona) per mantenere un equilibrio geopolitico. I duchi potrebbero riuscire nell’impresa, anche se non sarà una passeggiata. Lo scorso dicembre, infatti, il primo ministro giamaicano Andrew Holness ha dichiarato che “non c’è alcun dubbio” sul fatto che il Paese “debba diventare una repubblica”. Del resto il Commonwealth, diretto discendente dell’impero britannico, non è più saldo come un tempo e gli esperti di politica temono che la morte della regina Elisabetta possa portare alla sua dissoluzione.

William e Kate in missione per conto di Sua Maestà

I tour ufficiali dei membri della royal family servono proprio a rinsaldare le relazioni diplomatiche tra le nazioni (non solo quelle del Commonwealth). In questo caso, però, William e Kate dovranno anche scongiurare un vero pericolo. Il principe William avrà anche modo di tornare in un luogo che ama molto, il Belize, dove ha svolto l’addestramento con il reggimento delle guardie gallesi nel 2000. Stando al Daily Mail lo staff dei duchi sarebbe stato avvistato ad Ambergris Caye, la più grande isola del Belize, alcuni giorni fa. Una fonte ha spiegato: “Tenere le cose segrete su un’isola così piccola non è semplice. Stavano parlando di una visita di quattro giorni in Belize a marzo come parte di un viaggio più lungo in questa parte del mondo. Ci hanno detto che William e Kate avrebbero potuto visitare l’isola di Caye e anche andare nel Belize continentale. Per noi sarà un’emozione incredibile. Siamo molto eccitati".

I collaboratori di William e Kate sarebbero all’opera per preparare una festa di benvenuto per i Cambridge. La coppia reale dovrebbe visitare anche l’organizzazione Coral Vita, alle Bahamas, che si occupa della conservazione della barriera corallina e lo scorso anno è stata tra i 5 vincitori dell’Earthshot Prize, il riconoscimento tributato dal principe William a quanti si distinguono nella battaglia in difesa dell’ambiente. Il viaggio di William e Kate non riuscirà a distogliere l’attenzione dei media dal processo del principe Andrea, ma potrebbe rubargli un po’ di spazio, mostrando il volto giovane e rassicurante della Corona.

Lo scopo principale, però, rimane quello di tutelare la monarchia, consentendole di vivere attraverso le nuove generazioni della royal family.

Commenti