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Covid-19, Le Pen: "Giusto interrogarsi sulle teorie del complotto"

Marine Le Pen pensa che interrogarsi sulle origini del Covid-19 sia necessario. E non chiude alla ipotesi del laboratorio di Wuhan

Covid-19, Le Pen: "Giusto interrogarsi sulle teorie del complotto"

Il Covid-19 si è evoluto in maniera naturale: la sentenza della scienza ufficiale è unanime, ma Marine Le Pen pensa comunque che domandarsi se un errore umano, una fuga da laboratorio o qualcosa di simile, possa aver scatenato la pandemia, corrisponda ad un atteggiamento che può avere un senso.

La tesi secondo cui il coronavirus stia circolando per via di quanto sarebbe accaduto all'interno del laboratorio di Wuhan è ventilata, per esempio, da più parti. Ma una conferma, almeno per ora, non c'è. Anzi, tutto suggerisce come la natura del Covid-19 possa essere attribuita con certezza ad una progressione che ha nella natura il suo unico habitat di riferimento. I virologi che stanno studiando il Covid-19 sono stati piuttosto chiari sul punto. Il vertice del Rassemblement National ha specificato di non avere una "opinone" in merito alla origine del virus che sta sconvolgendo il pianeta, ma ha comunque scelto l'espressione "questione di buon senso", per riferirsi alla presentazione dei quesisti inerenti al "perché" questo coronavirus abbia fatto la sua comparsa nel mondo.

Il virgolettato della figlia di Jean Marie è stato riportato dall'Adnkronos: "Che la gente si ponga delle domande per sapere se questo virus ha origini naturali o se invece è venuto fuori da un laboratorio è una questione di buon senso". Marine Le Pen ne ha parlato di questo argomento mediante un'intervista rilasciata a France Info. La pandemia, ormai, occupa i pensieri di qualunque leader politico. I lepenisti avrebbero dovuto far registrare risultati molto positivi alle elezioni municipali francesi. Adesso il secondo turno è stato rimandato a data da destinarsi. Marion Le Pen, di recente, ha attaccato l'Unione europea, facendo presente come lo scoppio pandemico abbia di fatto palesato la sussistenza della mancanza di solidarietà a livello sovra-istituzionale. La corrente politica sovranista, di questi tempi, assomiglia ad un coro unanime: l'Unione europea avrebbe dovuto, e anzi dovrebbe ancora, fare molto di più per la tutela delle nazioni che appartengono a quel consesso. ù

Tornando alla questione della manifestazione del Covid-19, Marine Le Pen ha poi argomentato, spiegando come dal suo punto di vista "l'origine del virus" non abbia "alcun effetto su quello che stiamo vivendo, non cambia nulla a quello che accade". Poi però è arrivato il ragionamento sulla bontà di porsi quantomeno dei quesiti. Lo stesso ragionamento che, con buone probabilità, alimenterà qualche polemica politica: "In democrazia, si ha il diritto di dubitare. Quando si tratta di salute, anche.

Dubitare non è reato", ha chiosata l'ex candidata alle elezioni presidenziali d'Oltralpe.

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