Coronavirus

Maréchal Le Pen tuona: "Virus dimostra che la Ue è una farsa"

Marion Maréchal Le Pen analizza lo stato di salute dell'Unione europea ai tempi del coronavirus. E il giudizio della sovranista è lapidario

Maréchal Le Pen tuona: "Virus dimostra che la Ue è una farsa"

Il coronavirus costringe la politica a riflettere sull'attualità dei confini e sulle modalità distributive dell'economia. Marion Marèchal Le Pen non ha mai negato di essere una sostenitrice di un mondo meno aperto di quello contemporaneo.

E la pandemia dovuta alla diffusione del coronavirus fornisce una certa quantità di assist agli emisferi sovranisti e populisti che operano nel Vecchio continente. Basti pensare a come questo fenomeno pandemico sia il primo, nel corso della storia, ad aver attecchito all'interno di un contesto così globalizzato. Un fattore che può aver influito sulla velocità con cui si sono propagati contagi. Un dettaglio che chi è deputato a governare i processi dovrà, se vorrà, tenere in considerazione per disegnare il futuro del mondo. Ma andiamo con ordine, perché la visione di Marion Le Pen è molto articolata.

Uno spazio centrale dell'intervista rilasciata dall'esponente transalpina al quotidiano La Verità è dedicato allo stato di salute dell'Unione europea, che per Marion ha ormai davvero poco senso di esistere: "Ma quante crisi finanziarie, economiche, sanitarie e migratorie ci vorranno perché i nostri leader comprendano che questa cosiddetta Unione è una farsa", ha argomentato la nipote di Marine, parlandone con la fonte sopracitata. La Convenzione di Schengen è stata messa in discussione per la prima volta. La Spagna è stata la prima nazione a sospenderla de facto. E questo nonostante Pedro Sanchez sia un progressista di ferro. E Marion Le Pen lo ha rimarcato come i pilastri deglieuropeisti si stiano sgretolando per via dello stato di eccezione.

Tanto la "libera circolazione degli uomini" quanto la "globalizzazione economica", stando al parere dell'ex vertice del Rassemblement National, possono essere chiamati in causa in qualità di cause o di elementi destabilizzanti della situazione attuale. Alcuni medici francesi, in questi giorni, hanno attaccato la maggioranza di governo guidata dal premier Edouard Philippe per via della scelta relativa alle tempistiche: gli esponenti di En Marche! avrebbero iniziato a muoversi con estremo ritardo rispetto alle avvertenze inoltrate dai più sull'imminente pandemia da coronavirus. C'è stato persino un esposto presentato da un collettivo di professionisti della Sanità.

Marion tuttavia guarda oltre, citando un tema largamente dibattuto in questo periodo: la solidarietà europea. Quella che la Ue avrebbe dimostrato di non voler perseguire. Ma anche gli esecutivi nazionali avrebbero qualche responsabilità, con i tagli lineari degli ultimi decenni che hanno modificato l'assetto del sistema sanitario: il noto focus sul numero dei posti a disposizione nei nosocomi che sono stati ridotti a loro volta.

La soluzione da contrapporre all'egoismo degli economicisti, per la Le Pen, è per lo più questa: la costruzione di una dialettica che interessi almeno tre nazioni accomunate da una serie di problematiche. Italia, Francia e Spagna dovrebbero iniziare a parlare la stessa lingua. Anche perché Christine Lagarde e la Bce avrebbero cambiato passo"...sotto la pressione combinata di Francia, Italia e Spagna. È una bella lezione sui rapporti di forza di cui i nostri governanti farebbero bene a tenere conto in futuro", ha spiegato Marion.

La disamina della giovane esponente ex Front National si è poi interessata di una serie di tematiche di stretta attualità, ma è chiaro come sullo sfondo di ogni ragionamento esposto questo periodo resti centrale la questione legata alla comparsa del Covid-19 sul globo terrestre: "...esplodono lo spazio Schengen e Maastricht". Questa, per Marion, è una buona novella rintracciabile. Ma non è l'unica: "Angela Merkel opera apertamente in solitaria. Nel suo discorso alla nazione, non ha pronunciato neanche una volta la parola "Europa"". L'Unione europea, insomma, ha necessità di confrontarsi con se stessa per via del coronavirus.

E il confronto sarebbe già in grado di far emergere tutta una serie di falle, che svelano per la La Pen quanto la Ue sia definibile alla stregua di una "farsa".

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