Economia

Covid, i profitti stellari dei 10 uomini più ricchi del mondo

Cresce per contro il numero di persone che si trovano a vivere al di sotto della soglia di povertà

Covid, i profitti stellari dei 10 uomini più ricchi del mondo

Mentre una buona fetta della popolazione mondiale piombava al di sotto della soglia di povertà negli anni del Coronavirus, i dieci uomini più potenti e ricchi hanno visto incrementare in modo esponenziale il proprio patrimonio.

Questa l'istantanea scattata da Oxfam, proprio nel giorno in cui i pezzi grossi dell'economia e della finanza globale si ritrovano per partecipare al Forum di Davos. Nel rapporto intitolato "La pandemia delle diseguaglianze", Manuel Schmitt spiega che la ricchezza dei dieci, vale a dire Elon Musk, Jeff Bezos, Bernard Arnault, Bill Gates, Larry Ellison, Larry Page, Sergey Brin, Mark Zuckerberg, Steve Ballmer e Warren Buffet, è passata da 700 a 1,5 miliardi di dollari (con un guadagno medio di 2 miliardi al giorno). Tutto questo mentre, per contro, oltre 165 milioni di persone precipitavano inesorabilmente sotto la soglia di povertà.

Oxfam calcola che per azzerare tale immenso patrimonio al ritmo di 1 milione di dollari al giorno, ciascuno dei dieci necessiterebbe di un periodo di 414 anni. Oltre a riempire le tasche dei personaggi sopra menzionati, il Covid ha prodotto un'altra conseguenza: dall'inizio della pandemia, ogni 26 ore, secondo il computo dell'associazione, un nuovo membro si è unito al club dei miliardari. Un'èlite formata da 2600 individui il cui patrimonio complessivo è cresciuto in pochi mesi di oltre 5mila miliardi di dollari.

Anche nel caso in cui i dieci "dovessero perdere il 99,99% della loro ricchezza domani, sarebbero comunque più ricchi del 99% di tutte le persone su questo Pianeta", dichiara il direttore esecutivo di Oxfam International Gabriela Bucher. "Ora hanno una ricchezza sei volte superiore a quella dei 3,1 miliardi di persone più povere", aggiunge. Una disuguaglianza che, secondo l'Oms, uccide almeno 21mila persone al giorno in tutto il mondo. Bucher ritiene che sarebbe sufficiente una tassazione una tantum del 99% dei prodìfitti registrati nel periodo della pandemia dai dieci individui più ricchi (800 miliardi di dollari) per garantire a tutti un accesso alla sanità e salvare innumerevoli vite umane. Il solo Bezos, che con Amazon ha beneficiato in primis delle chiusure imposte dai vari governi mondiali dal 2020, ha ricavato almeno 81,5 miliardi in soli 21 mesi.

Dal 1995 fino ad oggi l'1% dell'èlite del mondo ha potuto beneficiare del 38% del surplus di ricchezza. Per contro il 50% della popolazione mondiale più povera ha potuto beneficiare di poco più del 2%. Relativamente ai redditi, dal 1980 l'1% dei più ricchi ha beneficiato di oltre il 23% del surplus di reddito globale, a fronte del 9% registrato dalla metà dei più poveri.

Se non si intervenisse per colpire tali disuguaglianze, secondo la Banca mondiale nel 2030 oltre 3,3 miliardi di persone si troveranno a vivere con meno di 5,50 dollari giornalieri. Tra le più colpite le donne, che hanno perso in tutto 800 miliardi di dollari di reddito nel solo 2020, pari al Pil combinato di almeno 98 Paesi.

Rispetto al 2019, nel medesimo anno, il numero di donne occupate è calato di circa 13 milioni.

Commenti