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La crociata dell'Ungheria contro la fuga dei cervelli: "Soldi a chi torna in patria"

Il governo di Budapest studia incentivi per i giovani laureati che lavorano all'estero: voli gratis e sussidi per un anno

La crociata dell'Ungheria contro la fuga dei cervelli: "Soldi a chi torna in patria"

Che l'Ungheria avesse una linea molto dura verso l'immigrazione clandestina era cosa nota. Ora però da Budapest arriva una storia che farà notizia: lo Stato magiaro starebbe studiando un programma di incentivazione dei rimpatri degli emigrati.

In pratica, il governo offre voli gratis per i giovani ungheresi che vivono all'estero, promettendo loro anche centomila fiorini al mese (circa trecento euro) per i primi dodici mesi dopo il rientro in patria. Come spiega il britannico The Independent, l'affitto di una stanza singola nel centro di Budapest costa in media 260 euro: quella del governo ungherese non è certo un'offerta irresistibile, ma nemmeno una proposta del tutto disprezzabile.

Settimana scorsa a Londra circa cento giovani ungheresi hanno preso parte ad un incontro informativo sull'iniziativa lanciata da Budapest.

Quello della fuga dei cervelli è un problema assai pressante per la gioventù ungherese: secondo i dati ufficiali, nel 2014 l'emigrazione è aumentata del 46% rispetto all'anno passato ed è cresciuta di sei volte rispetto al 2009. Quasi otto emigranti su dieci, inoltre, hanno meno di quarant'anni.

Nel 2013 il governo ha varato una misura che costringeva a lavorare in Ungheria per almeno dieci anni i giovani laureati in università sovvenzionate da fondi statali.

Dopo il tentativo di fermare l'emorragia di giovani istruiti, arriva quello di riportare in patria chi si è già trasferito all'estero. Basterà a convincere gli emigrati?

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