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Dallas, il killer odiava i bianchi. La strage non ferma la protesta

A casa di Micah Johnsonn trovato un arsenale. Obama rientra prima dall'Europa per andare a Dallas. In tutti gli Usa continuano le marce degli afroamericani

Dallas, il killer odiava i bianchi. La strage non ferma la protesta

Fucili, materiale per costruire bombe, giubbotti anti-proiettile, cartucce e un manuale di tattiche militari. È un vero e proprio arsenale quello trovato a casa di Micah Xavier Johnson, il 25enne riservista dell'esercito che giovedì notte ha aperto il fuoco contro la polizia durante una marcia degli afroamericani a Dallas uccidento 5 poliziotti e ferendo altre 9 persone (tra cui due civili).

Per la strage inizialmente erano state fermate tre persone, mentre Johnsonn è stato ucciso da un robot della polizia in un garage, ma col passare delle ore è emersa un'altra verità: il killer è uno e ha agito da solo. Sono state rilasciate quindi gli altri fermati, mentre le autorità si affrettano a precisare che non c'è alcun collegamento con il terrorismo. Il movente sarebbe solo uno: l'odio verso i bianchi, un razzismo nero che sta scatenando una sorta di guerra civile negli Stati uniti.

E la protesta montata dopo l'uccisione nei giorni scorsi di altri due afroamericani da parte della polizia non si arresta nemmeno dopo la tragedia. Il movimento Black Live Matter contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani continua con i cortei e le manifestazioni in diverse città americane. Ad Atlanta in strada è sceso anche il sindaco Kasim Reed: "I nostri giovani chiedono che vengano trattati in modo giusto ed equo, ogni generazione ha le sue richieste", ha detto rivendicando le misure adottate nella città della Georgia lo scorso anno con le quali sono diminuiti del 10% gli incidenti in cui la polizia ha dovuto aprire il fuoco. Si stanno invece registrando tensioni a Phoenix, dove la polizia, secondo quanto riporta la Cnn, ha usato spray urticanti contro alcuni manifestanti che non volevano disperdersi alla fine della marcia. Manifestazioni anche a Detroit, New Orleans, Baltimora, New York, San Francisco

La situazione è così incandescente che Barack Obama deve anticipare di un giorno il rientro dalla Spagna, dove doveva restare fino a lunedì dopo il vertice Nato a Varsavia.

Nella notte di domenica il presidente Usa tornerà in patria e andrà a Dallas per un omaggio alle vitime. Inoltre, la Casa Bianca ha comunicato l'intenzione del presidente di lanciare, la settimana prossima, iniziative tese "ad unire le persone a sostegno delle forze di polizia e delle comunità, cercando di trovare terreno comune per discutere politiche tese ad affrontare le persistenti disparità razziali che esistono all'interno del nostro sistema giudiziario"

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