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Ecco cosa vuole l'Unione europea per i prossimi cinque anni

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha inviato agli Stati membri la Nuova agenda strategica 2019-2024. Ecco i quattro punti essenziali su cui si deciderà il futuro dell'Ue

Ecco cosa vuole l'Unione europea per i prossimi cinque anni

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha inviato ai rappresentanti degli Stati membri dell'Unione europea la proposta della "Nuova agenda strategica 2019-2024". Quattro i punti contenuti nell'agenda: "Proteggere i cittadini e le libertà"; "Sviluppare una base economica forte e dinamica"; "Costruire un futuro più verde, più equo e rispettoso del clima"; "Difendere gli interessi e i valori europei sulla scena globale". Questi quattro punti saranno discussi al vertice europeo del 20 e 21 giugno, un vertice fondamentale anche per capire il futuro delle nomine Ue, visto che è iniziata la gara fra Stati e gruppi di potere per riuscire a strappare le poltrone più ambite. In particolare tra Francia e Germania ma anche ttra i maggiori gruppi che si stanno formando all'interno del Parlamento europeo.

Minacce all'Ue

Qual è il significato di questi quattro punti? Nel primo capitolo si parla espressamente di minacce dell'Unione europea ed è particolarmente concentrato sul tema dell'immigrazione. Le parole sono dure e dimostrano come l'Europa del prossimo quinquennio avrà certamente un orientamento diverso sul fronte del fenomeno migratorio anche a causa della crescita dei movimenti sovranisti: "Dobbiamo sapere e essere quelli che decidono chi mette piede nel territorio Ue. Il controllo effettivo della frontiera esterna è un prerequisito assoluto per mantenere la legge e l'ordine e assicurare il funzionamento delle politiche Ue". Oltre a questi punti, ci si concentra anche sul fronte delle richieste di asilo, sul trasferimento dei migranti e su altri temi come il controllo delle frontiere sia esterna che interne, in particolare sull'Area Schengen.

L'economia dell'Unione europea

Per quanto riguarda l'economia, il secondo punto parla di "necessità di una politica industriale più ambiziosa, comprensiva e coordinata". Focus interessante anche sul commercio internazionale e la Cina, un gigante con cui "sarà vitale promuovere la parità di condizioni" e assicurare una "concorrenza equa dentro l'Ue e sulla scena globale combattendo le pratiche scorrette e i rischi di sicurezza da parte di Paesi terzi".

Clima e solidarietà

Importante anche il terzo punto, quello sul clima e i suoi cambiamenti. La lotta al cambiamento climatico viene individuata dall'nione europea come una "minaccia esistenziale". In questo ambito - e qui si può scorgere l'interesse di Emmanuel Macron e Angela Merkel così come l'influenza del boom dei Verdi nel centro e nord Europa - "l'Ue può e deve essere leader, avviando una trasformazione profonda della nostra economica e società per realizzare la neutralità climatica". Ma si chiede anche un'Europa più equa, in cui si garantita "una protezione sociale adeguata, mercati del lavoro inclusivi e la promozione della coesione" che, a detta della bozza, "aiuteranno l'Europa a preservare il suo modo di vita".

L'Ue e il mondo

Per quanto riguarda il quarto punto, "Difendere gli interessi e i valori europei sulla scena globale", nella bozza si legge invece che in politica estera l'Ue deve essere "più assertiva e più potente". Per ottenere questo, il Consiglio europeo si aspetta un'Unione europea che abbia "più unità" tra gli Stati membri.

Idea che dovrebbe essere però detta prima di tutto a coloro che di questa Europa si fanno difensori: ad esempio, Francia e Germania.

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