La Corea del Nord, secondo i capi di stato maggiore riuniti della Corea del Sud, ha effettuato un nuovo test missilistico, che è però fallito. Il tentativo è stato effettuato il giorno dopo la grande parata militare in onore del 105esimo anniversario della nascita del "presidente eterno" Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader Kim jong-un.
Secondo fonti americane, il missile è esploso al momento del lancio dalla città di Sinpo. Non è ancora chiaro di che tipo di missile si trattasse: Pyongyang lancia infatti regolarmente missili a corto raggio, ma sta sviluppando anche tipologie a medio e a lungo raggio il cui scopo è quello di poter raggiungere le forze americane di stanza nelle basi asiatiche e gli stessi Stati Uniti.
Il tutto è avvenuto poche ore prima che il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, atterrasse a Seul, in Corea del Sud. "Non vedo l'ora di trascorrere la Pasqua con le nostre unità militari - aveva scritto Pence sul social - portandogli i più cordiali saluti del presidente Trump".
La tensione con Pyongyang
"Siamo pienamente preparati ad affrontare qualsiasi tipo di guerra con le nostre armi nucleari, se gli Stati Uniti attaccano la penisola coreana". Ad affermarlo è stato oggi il vicepresidente del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord, Choe Ryong-hae, in occasione della parata militare svoltasi a Pyongyang per la Giornata del sole, la celebrazione annuale in onore di Kin Il-sung, fondatore del paese e padre dell'attuale leader, Kim Jong-un. A meno di una settimana dall'annuncio degli Stati Uniti, che hanno deciso di dislocare nelle acque dell'Aceano Pacifico che fronteggiano la Corea la portaerei Karl Vinson e la sua flotta d'attacco, la risposta del regime del Nord non è passata solo dalle parole, ma anche dall'esibizione delle proprie armi. E, in particolare, di quelli che sembrerebbero nuovi missili a lungo raggio.
"Crediamo che possa essere un nuovo Icbm. Di certo sembra più grande di un Kn-08 o di un Kn-14", ha riferito all'agenzia Yonhap - dopo aver visionato le immagini della parata - un portavoce del ministero della Difesa della Corea del Sud, utilizzando l'espressione con cui vengono di norma definiti i missi balistici intercontinentali. L'arma mostrata oggi potrebbe essere alimentata a combustibile solido, un tipo di progettazione che la renderebbe più veloce da caricare e in grado di mantenersi pronta all'utilizzo per un periodo di tempo più lungo rispetto a quelle alimentate con propellente liquido. Ma si tratta solo di considerazioni ipotetiche, dal momento che gli esperti stanno ancora analizzando quanto è stato possibile osservare del nuovo missile. In questo senso, non è escluso nemmeno che si tratti della replica di un armamento ancora in fase di sviluppo costruita a scopo di propaganda. D'altra parte, all'inizio dell'anno lo stesso Kim Jong-un aveva avvertito che la Corea del Nord stava finalizzando la preparazione di un razzo in grado di raggiungere il territorio statunitense. Lo sfoggio di forza militare di oggi è arrivato dopo una vigilia che ha visto la tensione salire a livelli allarmanti a livello internazionale. Già ieri, infatti, l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna riportava una durissima nota dell'esercito che metteva in guardia Washington rispetto agli esiti di un eventuale attacco. "La nostra più dura reazione contro gli Usa e le sue forze vassalle - si leggeva nel comunicato - sarà intrapresa in una maniera così spietata che non permetterà agli aggressori di sopravvivere". La Cina, storico alleato di Pyongyang, non ha dal canto proprio tardato a esprimere la preoccupazione.
"Se ci sarà una guerra, il risultato sarà una situazione in cui tutti perderanno e nessuno vincerà", ha dichiarato sempre ieri il capo della diplomazia di Pechino, Wang Yi, che in giornata ha anche sentito telefonicamente l'omologo russo, Sergei Lavrov.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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