Che rabbia quando si è accorto che i ladri gli avevano portato via vari oggetti, tra cui l'iPad. E che sorpresa quando, dopo pochi giorni, ha visto alcune foto che i malviventi (o chi era venuto in possesso del tablet), aveva scattato qualche foto. Se n'è accorto perché lui aveva collegato il dispositivo a Dropbox, una cartella di archiviazione dati online. Ed essendo la cartella sincronizzata al tablet, le nuove foto sono state subito visibili anche dalla vittima del furto. Che, prontamente, si è presentato a fare denuncia ai carabinieri, citando loro questo importante dettaglio. Il fatto è avvenuto a Pisa (il furto risale a dicembre).
Nelle foto "nuove" scattate sull'iPad, come riporta Il Tirreno, si vedevano soldi, gioielli di vario tipo e persino una pistola. La tecnologia ha permesso di registrare la data e l'ora. E si poteva scorgere anche un luogo riconoscibile, con alcune case non lontane dal campo nomadi di Coltano, non lontano dalla città della Torre pendente.
I carabinieri hanno fatto una perquisizione senza però trovare la refurtiva. Dell'iPad nessuna traccia. Solo quelle foto "incriminate" che testimoniano il passaggio del ladro (o del ricettatore) nelle vicinanze del campo nomadi.
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