Operai e classi popolari di Francia votano Marine Le Pen, voltando le spalle al candidato centrista Emmanuel Macron. Il mantra che da tempo viene ripetuto per illustrare la geografia sociale del voto francese sembra confermato da un episodio significativo andato in scena questa mattina ad Amiens.
Nella locale fabbrica della Whirlpool, gli operai hanno accolto l'ex ministro dell'Economia con una salva di fischi mentre la candidata frontista, in visita nelle stesse ore, non ha ricevuto lo stesso trattamento. I dipendenti dell'azienda di elettrodomestici, anzi, hanno intonato il coro "Marine Presidente". Macron, che peraltro è originario proprio di Amiens, ha visitato una fabbrica in subbuglio: le maestranze sono in agitazione da tempo per la decisione dell'azienda americana di delocalizzare la produzione in Polonia a partire dal 2018.
Il candidato all'Eliseo aveva deciso di avviare la seconda parte della campagna elettorale per le presidenziali proprio dalla sua città e la tappa in fabbrica era un appuntamento irrinunciabile. Tuttavia la sua sortita non è piaciuta agli operai, che hanno inscenato una contestazione che certo non è piaciuta a Macron: "Cerco di risolvere i problemi, non di strumentalizzarli - ha spiegato il diretto interessato, polemizzando con la rivale al ballottaggio - Io ho passato un'ora e mezzo con i sindacati, senza giornalisti. La signora Le Pen è arrivata qui per dieci minuti a favore di telecamere solo perchè sapeva che io sarei venuto".
La leader
del Front National, dal canto suo, non ha perso occasione per attaccare l'avversario e incassare il plauso degli operai: "Con me la fabbrica non chiude: continuate a combattere, potete contare su di me."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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