Un uomo rimane per cinque giorni con la testa bloccata in una scala

È stata la sorella dell’uomo, insospettita dal non vederlo più per un tempo così lungo, a liberarlo dalla morsa della scala a pioli

Un uomo rimane per cinque giorni con la testa bloccata in una scala

In Francia, un uomo è rimasto per cinque giorni con la testa “intrappolata in una scala a pioli”.

In base a quanto riportano i media transalpini e la Bbc, il malcapitato sessantenne, residente nella cittadina di Mattaincourt, nella regione del Grand Est, si sarebbe ritrovato in tale spiacevole situazione a causa di una distrazione occorsa mentre stava ritinteggiando le pareti del bagno della sua abitazione.

Mentre stava in piedi su una scala a libretto intento a pitturare e decorare l’ambiente in questione, l’uomo, il cui nome è ancora coperto da anonimato, sarebbe scivolato, finendo con la testa “incastrata tra i due tronchi di scalini”. L’attrezzo si sarebbe quindi bloccato e il sessantenne, non riuscendo a raggiungere il telefono per chiamare i soccorsi e non essendoci allora nessun altro nell’abitazione, sarebbe rimasto nella scomoda posizione in attesa di un intervento dei suoi familiari e cercando di non perdere la lucidità.

La situazione sarebbe stata risolta dalla sorella dello sfortunato pittore, che, non vedendo più il fratello per ben cinque giorni, avrebbe alla fine deciso di entrare in casa dell’uomo per sincerarsi delle condizioni di quest’ultimo. Munita delle chiavi dell’abitazione, la donna ha fatto il suo ingresso nella proprietà del sessantenne pensando a un improvviso malore capitato al congiunto e, quando ha scoperto il fratello intrappolato nella scala, è stata colta, a detta dei media, da un “grande shock”.

Costei avrebbe trovato l’uomo “cosciente”, anche se “sfibrato” per colpa del sempre più lento fluire del sangue al cervello provocato dalla morsa esercitata sul suo collo dai due tronchi di scalini. Il malcapitato, in base a quanto raccontato in seguito dalla sorella alle emittenti locali, presentava anche “evidenti segni di disidratazione.

Una volta liberato da quella vera e propria trappola, il protagonista della spiacevole vicenda è stato trasportato d’urgenza all’ospedale della zona, dove è ancora ricoverato, tenuto sotto stretta osservazione dal personale sanitario.

Secondo i medici del nosocomio, il sessantenne, malgrado l’involontaria permanenza in una posizione estremamente dolorosa, sarebbe “nel pieno delle sue facoltà intellettive” e dovrebbe essere dimesso dal centro di cura nei prossimi giorni.

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