Mascherine, discorso di 8 minuti e parenti non invitati: il funerale di Filippo

In queste ore emergono nuovi dettagli sulle modalità di svolgimento del funerale del principe Filippo, tutte nel rispetto delle norme anti-Covid

Mascherine, discorso di 8 minuti e parenti non invitati: il funerale di Filippo

La lista ufficiali dei partecipanti al funerale del principe Filippo verrà pubblicata giovedì 15 aprile, insieme a ulteriori particolari sulle norme anti-Covid da rispettare durante la funzione. Ci sono già, però, delle indiscrezioni in merito. Sappiamo già che si tratterà di un funerale privato, come stabilito dal duca di Edimburgo nelle sue ultime volontà e che si terrà sabato 17 aprile alla St. George’s Chapel alle 15. Una Land Rover Defender elettrica, modificata dal principe consorte, trasporterà il feretro, dietro al quale vedremo i membri più stretti della royal family.

Obbligo di mascherina, divieto di cantare

Il limite di 30 invitati, imposto dai rischi della pandemia, comporterà l’assenza di molti altri familiari (a cui, però, sarà riservata una diretta streaming delle esequie) . Verrà rispettato anche l’obbligo di distanziamento e di mascherina e gli ospiti non potranno cantare. Vi sarà solo un cantore a cui verrà affidata la parte musicale della cerimonia. La regina Elisabetta, fa sapere il Telegraph, dovrebbe sedersi da sola, piuttosto lontana dai parenti. Del resto, da circa un anno, Sua Maestà vive protetta nella "bolla"creata al Castello di Windsor, insieme ad alcuni fedeli servitori e, fino a pochi giorni fa, al marito.

L’unico che potrebbe rimanere accanto alla Regina durante la cerimonia è il segretario particolare di Filippo, Archie Miller-Bakewell, che di sicuro sarà al funerale. Ovviamente la sovrana vestirà di nero, ma facciamo attenzione ai gioielli, perché potrebbero rappresentare un ricordo di Filippo e dirci qualcosa in più sul suo stato d’animo.

Stando a quanto trapela ci saranno, naturalmente, Carlo e Camilla, che siederanno vicini tra loro ma distanziati dagli altri Windsor, dato che rappresentano un nucleo familiare. La regola vale anche per gli 8 nipoti della regina Elisabetta. Di conseguenza, a quanto pare saranno esclusi mariti e mogli divorziati. Rimane, a tal proposito, il problema di Sarah Ferguson. È vero che la duchessa di York e il marito hanno divorziato nel 1992, però vivono insieme da molti anni (si parla di un ritorno di fiamma). Quindi, almeno in teoria, non avrebbe senso escludere Fergie. Certo, il rapporto con Filippo non era dei migliori, almeno stando alle voci, ma forse Sarah dimenticherà il passato per un evento tanto triste e importante.

Saranno presenti al funerale del principe Filippo i figli della principessa Margaret, la famiglia dei conti Mountbatten, che annovera Penelope Norton Knatchbull, amica del duca di Edimburgo, con cui condivideva l’amore per l’arte e la pittura. In rappresentanza della Royal Navy dovrebbe arrivare anche l’ammiraglio Tony Radakin. Non ci saranno i 10 bisnipoti di Elisabetta, troppo piccoli per partecipare, ma non è escluso che si faccia un’eccezione per baby George, dal momento che si tratta del terzo Windsor in linea di successione.

Esclusi i parenti tedeschi

Tra gli esclusi eccellenti figurano i duchi di Kent, cugini del principe Filippo e della sovrana, ma anche tutto il ramo familiare greco-tedesco del duca. L’ex re di Grecia Costantino II e i figli delle sorelle di Filippo non potranno esserci per ragioni legate alla pandemia. Per ironia della sorte le sorelle del duca e le loro famiglie non parteciparono neanche al matrimonio nel 1947. Dati i loro legami con ufficiali nazisti, la loro presenza sarebbe stata inopportuna. Naturalmente la polizia chiuderà lo spazio attorno alla cappella e le strade limitrofe per consentire lo svolgimento del funerale senza intoppi e assembramenti.

Un sermone di 8 minuti

La funzione religiosa sarà affidata all’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. C’è una curiosità divertente sul sermone. Il Corriere della Sera ha riportato le parole dell’ex Arcivescovo Rowan Williams, secondo il quale Filippo, un giorno, lo avrebbe minacciato (in maniera scherzosa) sulla durata ideale dei sermoni.

Williams ha detto: "Mi fece capire chiaramente quali caratteristiche richiedesse un buon sermone e, di certo, non richiedeva una durata superiore agli 8 minuti" altrimenti, chiarisce ancora l'ex arcivescovo “mi avrebbe spedito nella Torre di Londra”. È probabile, quindi, che anche il sermone rispetterà i desideri del principe Filippo.

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