La gaffe del leader socialista: mano ai migranti, poi si pulisce

Sanchez, segretario socialista amico di Renzi, nei guai per un video. Stringe la mano a tre migranti, poi se la pulisce. Scoppia la polemica

La gaffe del leader socialista: mano ai migranti, poi si pulisce

"Pedro Sanchez, il pulito". Il video che inchioda il segretario del Partito socialista spagnolo ha già fatto il giro del mondo. Le immagini sono inequivocabili e possono fare molto male al voto di domenica prossima. Perché in quel pulirsi le mani dopo aver salutato tre migranti si cela tutta l'ipocrisia della sinistra accogliente e terzomondista. "Quelle immagini - si è difeso Sanchez - sono state strumentalizzate epr danneggiarmi e per attaccare il partito che rappresento". Ma contro di lui non si sono scagliati solo i politici. Tutta la Spagna gli grida contro.

Nelle immagini incriminate (guarda il video) viene ripresa la passaggiata elettorale di Sanchez. Si sofferma a salutare e a parlare con la gente. A tre migranti stringe anche la mano. Sono una donna e due bambini. Quando, poi, passa oltre il segretario socialista si pulisce le mani. Quasi avesse schifo di aver stretto la mano ai tre extracomunitari. Il cameraman che è al suo seguito riprende tutto. E il video in men che non si dica finisce in rete e fa scoppiare lo scandalo. "Il mio impegno per la difesa dell'uguaglianza, della tolleranza e della diversità - si difende lui - non può essere messo in discussione". Ma il pasticcio ormai è fatto. Perché quelle immagini parlano chiaro ed è impossibile smentirle. Cristina Cifuentes, presidente della Comunità di Madrid, le definiscce "horror". E con le si schiera la maggior parte dell'elettorato spagnaolo che domenica prossima sarà chiamato alle urne.

Sanchez, molto amico del nostro premier Matteo Renzi, è il leader del Partito socialista operaio spagnolo.

Lo scorso 2 febbraio aveva ricevuto l'incarico di formare un nuovo governo, ma dopo aver trovato un accordo con Ciudadanos non è riuscito a ottenere la fiducia né allo scrutinio del 2 marzo né a quello del 4 marzo. Per questo gli spagnoli ora dovranno tornare a votare.

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