"Più che un’Europa a due velocità, sembra una Europa a due rigidità". Dopo un'incontro con Angela Merkel nella sede del governo tedesco a Berlino, Paolo Gentiloni non ha rinunciato a criticare Bruxelles soprattutto per la gestione dei migranti.
"L’Unione Europea ha cominciato a darsi una agenda sulle migrazioni solo nel maggio 2015", ha spiegato il premier italiano, "Molto in ritardo. Questo problema rischia di mettere in discussione molte delle nostre conquiste ma l’Europa resta quella di Schengen, dei suoi valori e principi. Serve un lavoro comune dell’Europa a 27 e a 28 ma purtroppo non è ancora così. Per quanti sforzi possa fare un singolo paese, senza una risposta comune sarà difficile dare una risposta convincente".
"Sul tema delle migrazioni non ritengo che i problemi siano risolti, anzi abbiamo grossi problemi in seno all'Unione europea",ha aggiunto Angela Merkel, "La Germania ha accolto molti migranti, così come l'Italia, mentre non abbiamo trovato ancora una soluzione sostenibile e purtroppo non tutti i Paesi sono allo stesso livello nell'assunzione di responsabilità, ma è invece importante affrontare la questione a livello europeo".
Ma c'è anche il tema delle tasse, come ha spiegato Gentiloni: "Non possiamo dare la sensazione che in questo mare in tempesta l'Europa si muova con un piccolo cabotaggio o che adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata, che diventa rigida sui decimali di bilancio e molto ampia su questioni come quella migratoria".
Per questo, secondo il governo italiano, è importante "rilanciare l'Unione europea, pensando alle sfide che ha davanti sul terreno della crescita, del lavoro, degli investimenti della difesa dei nostri principi, della società aperta e del libero scambio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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