Il giornalista filo-russo rapito è stato ucciso

Il giornalista filo russo Serghei Dolgov, che era stato rapito il 18 giugno scorso nell'Ucraina orientale, è stato ucciso. Il suo cadavere è stato trovato vicino a Dnipropetrovsk, nella zona centrale del Paese, come ha reso noto su Facebook Konstatin Dolgov, co-presidente dell'organizzazione separatista filorussa Fronte popolare Novorossia, secondo il quale dopo il rapimento l'uomo sarebbe stato torturato. Serghei Dolgov era direttore di due giornali in lingua russa, «Khaciu v Sssr» («Voglio tornare nell'Urss») e «Il Corriere della regione di Azov». È stato rapito presumibilmente da forze governative. Su Vkontakte (il Facebook in cirillico), i suoi colleghi e amici hanno confermato la tragica notizia. Secondo Oleksandr Kofman - attivista filorusso nel'Est dell'Ucraina citato da The Moscow
Times - le forze governative hanno ucciso Dolgov proprio perchè volevano vendicarsi delle sue posizioni politiche non in linea con quelle delle nuove autorità a Kiev.

Dolgov, dall'inizio del conflitto tra separatisti e forze governative, aveva anche iniziato a raccogliere informazioni sulle violazioni dei diritti umani poste in essere dalle forze ucraine coinvolte negli scontri nell'est del Paese. Intanto a Lugansk ieri sono morti 30 separatisti.

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