Il debito sarà rimodulato, ma la Grecia dovrà tagliare le pensioni e aumentare le tasse. Sono alcune delle condizioni di cui si legge nell'accordo trovato nella notte tra la Grecia e i creditori, che porterà nelle casse dello Stato 86 miliardi di euro in oltre tre anni.
La firma ufficiale arriverà il prossimo 22 maggio, con la riunione dell'Eurogruppo, che aveva già il capitolo Grecia all'ordine del giorno. Ma già oggi sarà al centro del pranzo di lavoro tra Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e i presidenti di Eurogruppo, Bce e fondo salva-Stati (Esm).
Tra i temi affrontati nell'accordo anche una riforma dei mercati del lavoro
e dell'energia e un processo di privatizzazione più veloce. Ora il governo potrà ricevere la tranche di aiuti per le spese più immediate, ma si potrà anche discutere dell'alleggerimento del debito, fondamentale per l'Fmi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.