Hawaii, panico per un sms: "Missile in arrivo, fuggite". Ma è stato inviato per errore

Sui telefonini dei residenti e dei turisti alle Hawaii il messaggio choc: "Missile in arrivo, fuggite!". Ma è stato inviato per sbaglio

Hawaii, panico per un sms: "Missile in arrivo, fuggite". Ma è stato inviato per errore

"Ballistic missile threat inbound to Hawaii.Seek immediate shelter. This is not a drill". Per farla breve la trduzione suone così: "Missile in arrivo, fuggite!". Alle Hawaii, dove gli Stati Uniti hanno il comando delle forze armate del Pacifico, è scattato un allarme per il lancio di un missile balistico. Peccato che questo allarme si sia rivelato del tutto infondato. Un errore generato durante un cambio di turno nel personale della "Hawaii's Emergency Management Agency", responsabile della gestione di questo tipo di allerte in caso di attacco.

"Un impiegato ha premuto il bottone sbagliato", ha spiegato il governatore dello Stato delle Hawaii, il democratico David Ige. Un errore vissuto da molti come un vero e proprio dramma. Perché la precisazione, che si è appunto trattato di un errore, è arrivata dopo troppo tempo il lancio di un allarme sé che, alla luce della continua minaccia nordcoreana, ha fatto scattare tutti i sistemi di allerta militari del Pacifico. Sui telefonini dei residenti e dei turisti alle Hawaii è arrivato lo spaventoso messaggio automatico di allerta che avvisava: "È imminente l'arrivo di un missile balistico alle Hawaii - il testo originale scritto in maiuscolo - trovate immediatamente un rifugio. Questa non è un'esercitazione".

Dopo ben 38 minuti l'agenzia locale per le emergenze (la Hawaii's Emergency Management Agency) ha annullato l'allerta chiarendo che era stata inviata "per errore". Quasi quaranta minuti, un'eternità di puro panico e paura. Per molti cittadini delle Hawaii si è trattato più di un crimine che di un errore. Perché, come fanno notare gli analisti, rischia di essere il classico gridare "al lupo, al lupo" a vuoto che rischia di rendere inutili questi dispositivi automatici nel caso di una minaccia autentica in uno Stato che ospita le principali basi militari americane dell'intero Oceano Pacifico. Non solo.

Le Hawaii sono nel raggio d'azione dei missili balistici intercontinentali (Icbm) di Pyongyang. L'ultimo l'Hwasong-15 può addiritura colpire tutti gli Stati Uniti, inclusa la costa occidentale e Washington. Le Hawaii si trovano (quasi) a metà strada.

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