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Estonia, così è composto il battaglione della Nato

La Francia invierà in Estonia 300 soldati e cinque carri armati di terza generazione Leclerc: saranno inquadrati nel battaglione inglese operativo dalla prossima primavera.

Estonia, così è composto il battaglione della Nato

La Francia invierà in Estonia 300 soldati e cinque carri armati di terza generazione Leclerc oltre ad un numero imprecisato di VBCI. E’ quanto ha confermato il Ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, al suo omologo estone, Hannes Hanso, durante una riunione del meeting sulla sicurezza a Halifax, in Canada. La mossa rientra nel più grande rafforzamento militare della Nato ai confini della Russia dai tempi della Guerra fredda. I soldati francesi saranno inquadrati nel battaglione inglese che sarà operativo in Estonia dalla prossima primavera. Londra invierà 800 soldati, quattro carri armati Challenger 2 ed un numero imprecisato di IFV Warrior, probabilmente nella versione pesante da trenta tonnellate. Il supporto logistico spetterà ai danesi. Il battaglione sarà schierato nella base di Tapa, nell'Estonia nordorientale, ex struttura sovietica di proiezione ed acquisita dall’ Estonian Defence Forces negli anni novanta. Francia ed Estonia, lo scorso maggio, hanno anche firmato un accordo bilaterale per la cooperazione informatica.

Nei prossimi mesi si assisterà ad un graduale aumento della presenza militare lungo i fianchi orientali e meridionali della Nato. Il comando e controllo delle truppe spetterà al quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa. I Paesi che non potranno sostenere il dispiegamento di un battaglione svolgeranno ruoli logistici per sostenere le truppe. I quattro battaglioni saranno sempre in rotazione ed agiranno sotto egida Nato.

I sette battaglioni Usa in Polonia

Il primo battaglione formato da carri armati M1 Abrams, coprirà la regione Baltica tra l’Estonia e la Lettonia. Il secondo battaglione M1 Abrams, opererà in Germania. Due battaglioni di fanteria meccanizzata equipaggiati con i Bradley M2 e gli Abrams avranno un punto d’appoggio nella regione rumena e bulgara. Il comando di brigata sarà in Polonia, insieme ad altri due battaglioni: il primo di cavalleria corazzata ed il secondo di artiglieria da campo equipaggiato con obici semoventi M109 Paladin. In totale circa 150 carri armati statunitensi giungeranno in Europa. All’apice della guerra fredda, la Germania ospitava venti divisioni corazzate statunitensi, circa seimila carri armati. Dopo la fine della guerra fredda, iniziò il graduale ritiro dei mezzi pesanti americani fino ad arrivare, nel 2013, a 29 carri armati Abrams e 33 Bradley. Una forza pari al 60% della Brigata Aerea della Decima Divisione da Montagna, basata a Fort Drum, New York, raggiungerà la Germania entro il prossimo marzo. Circa 1750 soldati e sessanta velivoli tra CH-47 Chinook, UH-60 Blackhawk ed elicotteri Medevac, effettueranno turnazioni in Lettonia, Romania e Polonia. In totale, quasi seimila soldati statunitensi raggiungeranno l’Europa entro i prossimi quattro mesi.

Il battaglione tedesco in Lituania

La Germania invierà in Lituania una formazione di carri armati Leopard 2. Il personale del battaglione sarà composto da mille soldati, 450-650 dei quali provenienti dalla Germania. Altri 300/500 soldati saranno schierati da Francia, Belgio e Croazia.

Il battaglione canadese in Lettonia

Il battaglione Nato sotto il comando canadese sarà di stanza in Lettonia entro il prossimo gennaio. Il personale sarà composto da circa mille soldati provenienti da Canada (450 soldati), Albania, Italia (140/160 soldati), Polonia e Slovenia. I dettagli sull’esatta composizione del battaglione a guida canadese saranno diramati entro le prossime settimane.

Qualora necessario, la Nato potrebbe attivare una forza di reazione rapida formata da 40 mila soldati e da ulteriori unità che potrebbero trasferirsi nei paesi balitici ed in Polonia. Ritenere i quattro battaglioni come un efficace deterrente sarebbe utopistico, considerando che migliaia di soldati russi e centinaia di blindati, potrebbero raggiungere le capitali baltiche entro sessanta ore.

Il carro armato Leclerc

L'esercito francese ha acquistato 406 Leclerc, 240 dei quali in servizio attivo in quattro reggimenti. Simile nel design ai principali carri armati occidentali come l’Abram ed il Leopard 2, è equipaggiato con un cannone da 120 millimetri (leggermente più lungo rispetto alla controparte americana, tedesca ed inglese con il Challenger 2). Entrato in servizio nel 1992, è in grado di sparare fino a dodici colpi al minuto grazie al suo sistema auto-loader. E’ protetto da un’armatura composita, tradizionale e reattiva (inserti in titanio sui lati), ritenuta più efficace contro i penetratori cinetici. Pesante sessanta tonnellate, ha un’autonomia di 340 miglia.

Lo scorso giugno, i francesi hanno svelato l’aggiornamento XLR che consentirà al Leclerc di restare in servizio fino al 2045.

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