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I media britannici parlano di terza guerra mondiale

Un articolo recentemente pubblicato su The Daily Express parla di una possibile terza guerra mondiale scatenata dall’acuirsi del conflitto russo-ucraino nella penisola di Crimea

I media britannici parlano di terza guerra mondiale

Il quotidiano inglese The Daily Express ha pubblicato un articolo in cui parla del rischio imminente di una terza guerra mondiale. Gli attori scatenanti? Da una parte la Russia e dall’altra l’Ucraina, in una sorta di perpetrazione della vecchia guerra fredda, dove dietro Kiev si nascondono certamente gli Stati Uniti e l’occidente.

Le relazioni tra Mosca e Kiev sono peggiorate sensibilmente nelle ultime settimane, successive all’incidente dello stretto di Kerch. Il 25 novembre scorso tre navi appartenenti alla marina ucraina erano passate per le acque territoriali russe e le autorità russe avevano predisposto l’arresto dell’equipaggio creando un grave incidente diplomatico. Mosca aveva parlato di infrangimento delle regole sulle acque territoriali russe, ma Kiev aveva negato la versione russa ottenendo il sostegno dell’occidente.

Il presidente ucraino Poroshenko ha in seguito reagito con misure drastiche limitando l’ingresso dei cittadini russi nel paese. La Russia invece ha dato il via libera al passaggio di una fregata che si sta ora dirigendo verso il mar d’Azov. Recentemente, è stata avvistata a circa tre chilometri dalla costa della Crimea, vicino a Feodosia. A bordo pare vi sia anche un elicottero.

Secondo gli autori dell’articolo questa nave russa è pronta "ad azioni decisive” in quanto “si muove verso il mar d'Azov in condizioni di tensione da terza guerra mondiale tra Mosca e l'Ucraina".

Ciononostante la portavoce del ministro degli esteri russo Maria Zacharova ha assicurato che non c’è alcuna intenzione da parte russa di aumentare la propria presenza militare nel mar d’Azov.

Non ci sono basi navali russe [nel mar d’Azov], le forze là presenti sono utilizzate per difendere il ponte sullo stretto.

Vi ricordo che sin dal primo momento in cui abbiamo cominciato a progettare il ponte, le autorità ucraine – compresi i politici – hanno chiesto di distruggerlo”, ha aggiunto.

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