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"Via i nomi dei santi da scuola". La proposta del sindaco francese

Il sindaco socialista di Avignone Cécile Helle che vuole sostituire i nomi delle scuole dedicate a San Rocco e San Giovanni sbattezzando di fatto gli istituti della cittadina francese

"Via i nomi dei santi da scuola". La proposta del sindaco francese

I nomi delle scuole sono troppo cristiani perciò devono essere cambiati. Questa la proposta del sindaco socialista di Avignone Cécile Helle che vuole sostituire i nomi delle scuole dedicate a San Rocco e San Giovanni sbattezzando di fatto gli istituti della cittadina francese ed eliminando tutti i riferimenti religiosi in nome di un laicismo ideologico volto a cancellare ogni riferimento alle radici culturali francesi ed europee.

La notizia è stata lanciata dal quotidiano regionale “Vaucluse Matin” che ha rivelato che nel mirino della socialista ci sono anche le scuole dedicate a San Gabriele, San Rufo e Santa Caterina.

Perché dedicare una scuola a un santo in una città così multiculturale?” è la sintesi del pensiero laicista dell’amministrazione di Avignone che probabilmente ignora il passato storico della città, chiamata anche “la città dei papi” da quando, nel 1316 Papa Giovanni XXII decise di instaurarvi la sede papale e inaugurando così il periodo della “cattività avignonese”, che portò otto papi a reggere la Chiesa proprio da Avignone determinando uno dei periodi più fiorenti della città, di rilancio economico e artistico che ancora oggi la rende una delle mete più visitate da turisti di tutto il mondo.

La Francia non è nuova a estremismi di questo genere. Nell’ottobre del 2017, il Consiglio di Stato aveva ordinato la rimozione della croce da una statua di Papa Giovanni Paolo II perché “violerebbe la laicità dello stato”, la parola “Natale” è scomparsa a Nantes e Poitiers e gli eventi legati al Natale sono stati ribattezzati "mercati e feste cittadine" per "non turbare le altre religioni", senza parlare della sospensione di una proiezione di un cartone animato sulla natività di Gesù Cristo in una scuola dell’Aquitania, troppo cristiano, troppo poco laico, secondo i responsabili della scuola che hanno deciso così di censurarlo.

Chissà se ora ad Avignone vi sarà anche una proposta per rinominare il Palazzo dei Papi, storica sede papale, in onore a Kim Jong Un, il quale potrebbe di certo rientrare nei canoni laicisti vista la sua intransigenza nei confronti delle religioni, specie quella cristiana.

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