Isis ai jihadisti in Europa: "Colpite ovunque"

I tagliagole dell'Isis tornano a farsi vivi con un altro messaggio inquietante: "Colpite i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino", è il nuovo appello rivolto ai jihadisti in Europa. A lanciarlo, come riferisce Site (il sito internet che monitora costantemente la presenza jihadista sul web) è il portavoce dello Stato islamico, Abu Muhammad al Adnani. Nel messaggio intitolato "Die in your rage" (muori nella tua furia), l'Isis torna a minacciare Roma, simbolo del cristianesimo, indicandola come meta da conquistare e annettere all’autoproclamato Califfato.

Al Adnani esorta i lupi solitari a colpire e rinnova la "chiamata ai mujahaddin in Europa", gongolando per i più recenti attentati compiuti in varie parti del mondo: "In effetti avete visto cosa un singolo musulmano è stato in grado di fare con il Canada e il suo parlamento, e cosa i nostri fratelli hanno fatto in Francia, Australia e Belgio". "Sguainate le spade e puntate le frecce - incita il portavoce dell’Isis - siate fermi e non vi indebolite. O sarà una vittoria, attraverso la quale Allah onererà l’Islam e i musulmani, oppure martirio. Presto con il potere e la forza di Allah, la campagna dei crociati sarà spezzata. E dopo, Allah permettendo, ci incontreremo ad al-Quds (Gerusalemme, ndr) e avremo un appuntamento a Roma". "Colpite i crociati nel loro territorio ed ovunque", è l’appello di al Adnani che invita i jihadisti ad usare "un esplosivo, una pallottola, un pugnale, una pietra".

Negli ultimi messaggi dell’Isis al Adnani aveva espresso gioia per la morte del re saudita Abdullah: "Chiediamo ad Allah di spedirlo all’inferno e di distruggere la casa regnante saudita". 

Di Al Adnani era la voce del video in cui l'Isis aveva minacciato il Vaticano e alcuni simboli italiani (tra cui la Torre di Pisa) con un messaggio sottotitolato in inglese: "Europei, lo Stato islamico non ha avviato una guerra contro di voi, come i vostri governi e i media cercano di farvi credere. Loro hanno iniziato l'aggressione contro di noi, e quindi si meritano la colpa e la pagheranno a caro prezzo".