Vittime di tutto il mondo, colpite nei luoghi più comuni. Quelli meno difesi e più semplici da attaccare, perché sprovvisti della sorveglianza garantita nei luoghi più istituzionali. I terroristi dell'Isis agiscono così: sparando nel mucchio, prendendo ostaggi, facendosi esplodere. Ci sono due parole che identificano le strategie di attacco degli attentatori: inghimasi e istishhadi. La serie impressionante di attentati degli ultimi giorni è quasi sempre riconducibile a queste due strategie.
Lunedì alcuni jihadisti si sono fatti esplodere in un villaggio cristiano in Lebano, non lontano dal confine siriano, uccidendo cinque persone. Martedì 48 persone sono morte all'aeroporto Ataturk di Istanbul, in Turchia, dove tre terroristi hanno prima sparato sulla folla e si sono poi fatti esplodere, in un attentato che non è stato rivendicato dall'Isis ma che secondo i servizi segreti americani sarebbe riconducibile agli uomini di Al-Baghdadi.
Fino ad arrivare all'attenato di ieri in Bangladesh, dove hanno perso la vita 10 italiani. I jihadisti hanno colpito in un ristorante. Hotel, bar, punti di ritrovo. I terroristi vanno a caccia di gente comune, facile da colpire, garantendosi la massima risonanza mediateca.
Il modus operandi è quasi sempre lo stesso. Gli attenatori vanno nei luoghi di aggregazione, quelli dove è più facile fare un sopralluogo, dove non ci sono controlli di alcun tipo. Come il Bataclan. In alcuni casi prendono ostaggi, come in Bangladesh; in altri iniziano a sparare nel mucchio, come a Parigi.
Il termine "Inghimasi" identifica invece una strategia diversa: lo jihadista spara tra la folla per uccidere quante più persone possibile fino a quando terminano le munizioni. Solo in quel momento si fa esplodere. All'aeroporto di Istanbul è andata così. A Bruxelles invece, gli attentatori si fecero esplodere non appena arrivati in una zona affollata dell'aeroporto. In arabo si dice "Istishhadi" la pratica di farsi saltare in aria per uccidere gli infedeli.
Come ricorda Guido Olimpo sul Corriere della Sera gli aereoporti possono aumentare la sicurezza adottando misure supplementari, ma
lo stesso discorso non vale per pub, ristoranti e gli altri luoghi presi di mira dai terroristi. A meno che non si accetti l'idea, insostenibile e difficilmente praticabile, di piazzare delle guardie davanti a ogni locale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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