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Israele: "Annienteremo definitivamente quanti dovessero dichiararci guerra"

"Israele non ha alcuna intenzione di iniziare una nuova guerra nella Striscia di Gaza o in Cisgiordania, Libano o Siria, ma invito quanti affermano che ci distruggeranno a non perseguire politiche folli"

Israele: "Annienteremo definitivamente quanti dovessero dichiararci guerra"

Se Hamas ci dichiarasse guerra, questa volta sarebbe completamente distrutta da Israele. E’ quanto ha affermato il Ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, intervistato dal quotidiano palestinese Al-Quds (Gerusalemme in arabo).

Vorrei chiarire – precisa Lieberman - che non abbiamo alcuna intenzione di iniziare una nuova guerra contro i nostri vicini nella Striscia di Gaza o in Cisgiordania, Libano o Siria, ma invito quanti affermano che ci distruggeranno a non perseguire politiche folli.

“Gaza, così come l’Iran, intende eliminare lo Stato di Israele, ma qualsiasi guerra sarà per loro l’ultima. Lo sottolineo ancora una volta: qualsiasi confronto con Israele sarà per loro l’ultimo perché li distruggeremo definitivamente”.

Lieberman, il cui partito Israel Beitenu è parte di una coalizione di destra guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu, vive in un insediamento in Cisgiordania ed è noto per essere un sostenitore della linea dura.

Israele e Hamas hanno combattuto tre guerre dal 2007.

Lieberman confida in una soluzione a due stati, anche se crede che Palestina e Israele debbano scambiare alcuni appezzamenti di terreno come ad esempio la città di Umm al-Fahm, a nord di Nablus.

“I principali insediamenti in Cisgiordania dovrebbero rimanere parte di Israele in qualsiasi accordo di pace”.

Non siamo in alcun modo intimoriti da Lieberman, risponde il portavoce di Hamas Fathi Hammad, mentre il Ministero dell'Informazione palestinese ha criticato il giornalista di al-Quds reo “di aver fornito un ideale palcoscenico all’assassino di Lieberman”.

La ridondanza di Israele

Il concetto di ridondanza israeliano si basa due sottomarini in servizio deterrente a copertura di possibili bersagli: uno nel Mar Rosso ed uno nel Golfo Persico. Un terzo è sempre in stand-by. La loro profondità operativa dichiarata si attesta sui 200 metri ad una velocità massima di 25 nodi (solo per i Dolphin II). E’ risaputo che tutti i Dolphin hanno la capacità di imbarcare testate nucleari. La classe Dolphin infatti, ha conferito ad Israele capacità di First strike, attacco nucleare preventivo e Second strike, capacità di risposta nucleare ad un attacco preventivo del nemico.

Nello specifico, i sottomarini Dolphin dispongono di dieci tubi lanciasiluri: sei da 533 millimetri e quattro da 650 millimetri. Dimensioni compatibili per l’impiego delle due versioni SLCM dei missili da crociera Popeye Turbo, ritenuti in grado di colpire un bersaglio a 1600 km di distanza con una testata nucleare da 200/250 Kilotoni. Soltanto la marina sovietica si era dotata di siluri pesanti che richiedevano tubi da 650 millimetri.

Ogni Dolphin della Thyssen-Krupp Marine Systems ha un costo medio di 600 milioni di euro. Berlino ha interamente coperto i costi di costruzione per i primi due sottomarini classe Dolphin I: il capofila Dolphin ed il Leviathan. La Germania ha poi coperto un terzo dei costi per altri tre sottomarini: il Tekumah ed i nuovi Dolphin II, il Tanin ed il Rahav. Il contributo economico tedesco per il sesto sottomarino israeliano, il Dakar, è di 135 milioni di euro. Berlino non fornisce alcun tipo di armamento.

Indiscrezioni, infine, su un possibile nuovo contratto da 1,3 miliardi di dollari per l'acquisizione di altri tre sottomarini classe Dolphin.

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